Abbiamo intitolato questo viaggio “Le tre capitali” perché abbiamo visitato tre città che sono o sono state capitali degli Stati Uniti: New York e Philadelphia nei primi anni di vita della nazione, Washington a partire dal 1800.
Il periodo scelto per il nostro viaggio è stato tra agosto e settembre del 2011. Abbiamo trovato un clima quasi sempre soleggiato e caldo, con l'importante eccezione dell'uragano Irene (28-29 agosto) che abbiamo evitato perché avevamo previsto di trascorrere quel week-end a Houston nel Texas.
Lunga passeggiata nel cuore di Manhattan. Dal nostro albergo sulla 38th Street imbocchiamo subito la Fifth Avenue verso sud, dominata dal vicino Empire State che
svetta sugli altri grattacieli. Entriamo nell'edificio e quasi senza fare la fila (l'orario delle visite è appena cominciato) saliamo all'86o piano dove c'è una comoda terrazza panoramica.
Un corridoio all'aperto permette di fare il giro dei quattro punti cardinali dominando quindi interamente Manhattan. Non c'è foschia quindi molti punti della città sono
visibili.
A sud riconosciamo la vicina macchia verde del Madison Square Park e più lontani i grattacieli del Financial District. A ovest la 34th Street conduce al fiume Hudson oltre il quale c'è il New Jersey.
A nord, in basso vediamo una piccola zona verde: è il Bryant Park. Più avanti, al di là dei grattacieli del Rockefeller Center, si distingue il ben più grande Central Park. A est e sud-est distinguiamo il palazzo dell'ONU, l'aguzzo Chrysler Building, e i ponti Manhattan e Brooklyn sull'East River.
Scesi dall'Empire State, un breve tratto lungo la 5th Avenue verso sud ci porta al Madison Square Park. In questa area verde la nostra attenzione si focalizza sulla moderna scultura detta "Echo" e sugli scoiattoli che corrono tutt'attorno. Sulla nostra sinistra vediamo la Metropolitan Life Tower, alta 213 metri e costruita nel 1909 sul modello del Campanile di San Marco di Venezia. Sulla nostra destra c'è il caratteristico Flatiron Building, il cui nome significa "ferro da stiro" per la sua curiosa forma. E' stato il primo grattacielo di New York eretto nel 1902 con 22 piani.
Con una deviazione verso sinistra imbocchiamo la 23th Street e poi svoltiamo a destra nella Lexington Avenue che percorriamo per un breve tratto fino al suo inizio al giardino privato chiamato "Gramercy Park". Proseguiamo fino alla 14th Street e lungo questa arriviamo in Union Square Park, dovre tra gli alberi spicca la statua di
Geoge Washington. E' orario di pausa e molte persone vengono qui a mangiare uno snack, bere qualcosa, leggere il giornale.
Dopo mezzo km lungo la strada chiamata University Place sbuchiamo im Washington Square Park, anch'essa popolata da persone che si godono un pò di relax. A est
ci sono gli edifici della University of New York, a sud la Judson Memorial Church del 1892 in stile romanico lombardo. Personalmente divido la piazza in tre settori:
una zona di aiuole alberate in cui si trova il monumeto a Giuseppe Garibaldi, un'area aperta, una fontana vicina al Washington Arch che è il punto dove comincia,
dirigendosi verso nord, la 5th Avenue.
In queste prime ore di visita di Manhattan abbiamo notato alcune caratteristiche del distretto: frequentemente si incontrano chiese cristiane ma di confessioni sempre diverse l'una dall'altra (e questa sarà una caratteristica che troveremo anche a Washington e Philadelphia), ci sono molti negozi di alimentari, abbigliamento, pelletteria ma pochi negozi che vendono articoli hi-tech.
Andiamo a intercettare Houston Street e la percorriamo verso est fino a Liberty Street che diventa poi Mulberry Street. Tramite queste vie attraversiamo quella che una volta era Little Italy e che oggi è "Historic Little Italy". I discendenti degli italiani si sono infatti trasferiti, principalmente a Brooklyn, e i loro quartieri tradizionali vedono oggi una forte popolazione cinese proveniente dalla vicina Chinatown. Sono rimasti gli edifici che mantengono i nomi tradizionali: Caffè Roma, Caffè Napoli, Ristorante Puglia.
Da Historic Little Italy a Chinatown il passo è breve. Il quartiere cinese non è particolarmente caratteristico rispetto ad analoghi in altre città e usciamo da esso per Canal Street, che conduce alla Confucian Plaza dove c'è l'imbocco ovest del Manhattan Bridge che scavalcando l'East River porta a Brooklyn.
Da qui rinunciamo a prendere mezzi pubblici o taxi e scegliamo una lunga passeggiata prima lungo Chrysler Avenue, fiancheggiando un parco dove giovani
fanno sport, poi lungo la Second Avenue. Percorrendo questa arteria in direzione nord torniamo al punto di partenza vedendo una Manhattan un pò fuori dalle principali rotte turistiche, tra chiese, grattacieli residenziali ed esercizi commerciali. In totale intersechiamo 38 "street", a cominciare dalla 1a, più alcune altre all'inizio con nomi diversi. L'ultima parte, un po' in salita, porta a Murray Hill dove abbiamo l'albergo.
La prima parte dell'itinerario di oggi consiste nel prendere il ferry che dalla punta più meridionale di Manhattan conduce a Staten Island, unendo questi due distretti della città. La partenza avviene da Battery Park, piccola area verde affacciata sulla baia di New York, alla confluenza tra i fiumi Hudson e East River. Il traghetto è di dimensioni "americane", cioè enorme. Staten Island non ha particolari attrattive ma la breve traversata consente di passare accanto alla Liberty Island, dominata dalla Statua della Libertà, e di ammirare i grattacieli della zona sud di Manhattan (Lower Manhattan).
La seconda parte della giornata, iniziata in tarda mattinata, è stata una passeggiata tra le vie del Financial District conclusa percorrendo il Brooklyn Bridge.
Iniziamo con la Promedade a Battery Park, dalla parte del fiume Hudson e con vista sulla Statua della Libertà. Quasi subito incontriamo una spianata con una statua di
un'aquila e blocchi di cemento: è l'East Coast Memorial, dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale nell'Atlantico del Nord e sui blocchi sono incisi
i nomi dei caduti.
Poco più avanti si arriva al Castle Clinton, un fortino costruito nel 1808-12 e più tardi usato anche come primo centro di raccolta degli . Dietro ad esso c'è il
Korean War Memorial dedicato ai soldati di varie nazioni caduti nella Guerra di Corea. In zona c'è anche il globo detto Sphere, opera danneggiata dal crollo delle
Twin Towers e qui ricollocata.
Siamo dunque arrivati al Bowling Green, piazza circondata dai grattacieli e da cui inizia Broadway che percorriamo fino al numero 100. Qui troviamo una piccola
sorpresa: la Trinity Church, chiesa del 1846 sopravvissuta tra i grattacieli assieme al suo cimitero. Di fronte inizia Wall Street ma noi proseguiamo in
Trinity Church Place, parallela a Broadway, e lungo questa arteria in pochi passi arriviamo a Ground Zero passando accanto allo Zuccotti Park, piazza alberata
poi diventata famosa per la protesta degli Indignados.
Ground Zero al momento (4 settembre 2011) è un cantiere con due torri in costruzione. Le recinzioni impediscono la vista della fontana
che sarà inaugurata tra pochi giorni. Sul lato est del cantiere, quello di Trinity Church Place, si trovano le targhe commemorative dei Vigli del Fuoco
periti nel crollo delle Twin Towers.
Una breve salita verso destra ci riporta su Broadway all'altezza della St.Paul's Chapel, altra chiesa antica per gli americani (è del 1766) e anch'essa col suo
cimitero. Qui siamo vicini al Civic Center e all'imbocco del Brooklyn Bridge che vogliamo percorrere ma i luoghi da vedere sono ancora tanti. Prendiamo quindi
Fulton Street in direzione est fino a svoltare a destra in William Street nel cuore del distretto finanziario (uno degli edifici cui passiamo accanto è la Federal
Reserve). Arriviamo così a Wall Street dove diamo un'occhiata allo Stock Exchange (la Borsa di New York).
Lungo Wall Street andiamo a est al South Steet Seaport, il molo sull'East River, dal quale si vede Brooklyn. Lo percorriamo verso nord, affiancando
antiche imbarcazioni qui in mostra, fino all'incrocio con Fulton Street. Questa strada qui è pedonale e poichè oggi è domenica ci sono veramente tante persone
che la affollano e che siedono nei caffè all'aperto.
Percorrendo Fulton Street torniamo nei pressi del Civic Center ed entriamo nel piccolo ma interessante City Hall Park. Qui ci sono alcune eccentriche sculture, una fontana e nel
centro il City Hall, municipio cittadino oggi purtroppo in restauro. Anche in questa aerea verde vivono numerosi scoiattoli. Attorno ci sono diversi grattacieli,
alcuni dei quali piuttosto interessanti ta cui il Municipal Building e il Woolworth Building costruito nel 1913 in stile neogotico e alto 241 metri.
Dal City Hall Park comincia il Brooklyn Bridge che scavalca l'East River ed è accessibile a pedoni e ciclisti tramite apposita passerella che corre di fianco e più in
alto rispetto alle carreggiate automobilistiche. Il ponte è lungo quasi 500 metri ma percorrerlo tutto è stato un pochino faticoso un pò per il clima afoso e un pò per
la confusione dovuta all'alto numero di persone che facevano qui una passeggiata domenicale. Sulla nostra destra vediamo alcuni grattacieli di Manhattan, a sinistra il vicino Manhattan
Bridge mentre l'Empire State Building che emerge sullo sfondo sembra lontanissimo. Arriviamo così a Brooklyn, precisamente in Cadman Plaza dove c'è un parco con
panchine dove fare una pausa. Da qui con la metropolitana torniamo in albergo.
Oggi dedichiamo buona oparte della mattina a Central Park. Entriamo dalla 96th Street, lato ovest, e prendiamo verso sud costeggiando il lago Jacqueline Onassis Reservoir.
Abbiamo circa 2/3 del parco da percorrere. Oggi è il "Labor Day", il primo lunedì di settembre, giorno festivo negli Stati Uniti e molte persone ne approfittano
per passeggiare, correre o andare in bicicletta nel parco.
Quasi subito l'occhio di chi ha studiato geologia (il mio) nota nei prati le rocce montonate affioranti, così chiamate perchè piallate dai ghiacciai dell'ultima epoca glaciale.
Costeggiamo poi il Reservoir sul suo lato sud fino a sfiorare l'edificio del Metropolitan Museum. Tutto attorno si vedono i grattacieli di questo settore di Manhattan.
Proseguendo vesro sud passiamo accanto ad un autentico obelisco egiziano chiamato Cleopatra's Needle.
Piegando verso ovest, passando accanto al laghetto Turtle Pond e una statua di un Re di Polonia (Ladislao Jagellone), arriviamo al Belvedere Castle, una
riproduzione in scala ridotta di un castello scozzese, la cui terrazza panoramica si apre su un vasto prato appena a nord chiamato The Great Lawn.
A sud del Belvedere Castle attraversiamo The Ramble, una zona boscosa che crediamo sia del tutto inusuale a Manhattan e sbuchiamo sulla riva di "The Lake". Attraversandolo
sul caratteristico Bow Bridge vediamo una famosa veduta di Manhattan. Costeggiando il lato sud del lago arriviamo alla piazza chiamata Bethesda Terrace. Qui la nostra
attenzione è rivolta soprattutto alla Bethesda Fountain con al centro la statua dell'Angelo delle Acque. Tutto attorno si alternano aree boscose e zone verdi.
Percorriamo verso sud un importante viale, The Mall, in una zona con diverse statue dedicate a personaggi importanti (Cristoforo Columbo, i letterati scozzesi Walter Scott e
Robert Burns, Shakespeare, Beethoven e Schiller). Puntando ancora ad ovest e poi a sud ci avviciniamo al lato meridionale del parco e alla zona centrale di Manhattan.
Qui ci sono molte persone che si fanno un giro con uno dei numerosi e colorati calessi.
Usciamo dal parco nel suo angolo sud-ovest, in corrispondenza di Columbus Circle, piazza che annuncia i grattacieli di Manhattan e con al centro la statua dello
scopritore del Nuovo Mondo. Pochi passi verso sud lungo Broadway e siamo sulla 57th Street, ormai nel cuore di Manhattan.
Muovendoci verso est lungo la 57th passiamo daventi alla Carnegie Hall, famoso edificio dove si tengono concerti, poi alla libreria di Rizzoli e incrociamo la Fifth Avenue
in corrispondenza di due caratteristici grattacieli: il Crowne Building e la nera Trump Tower. Ci troviamo inoltre in un incrocio nei cui negozi è forte la presenza di
firme italiane. Dirigendoci verso sud lungo la Fifth Avenue la prossima tappa è la Cattedrale cattolica di St.Patrick. Di fronte ad essa si trovano il Palazzo d'Italia
ma soprattutto gli edifici del Rockefeller Center.
Per la Promenade arriviamo alla piazza centrale del Rockefeller Center, detta Rink o Lower Plaza, dove si trova un caffè all'aperto accanto alla fontana di Prometeo.
Attorno si trovano le bandiere dei paesi membri dell'ONU e sopra di noi domina il grattacielo detto GE Building da quando è stato acquisito dalla General Electric.
Attraverso il suo piano terra, passando tra da decine di ascensori, sbuchiamo della Sixth Avenue.
Come detto oggi è giorno festivo, non che la Sixth Avenue sia deserta ma l'affollamento della Fifth è un'altra cosa. Andando verso sud passiamo accanto ad alcuni
famosi grattacieli, talvolta con davanti caratteristiche fontane, fino alla piccola area verde del Bryant Park. Come potete intuire questo giardino oggi è molto
frequentato. Ci siamo avvicinati all'Empire State Building, che fa capolino verso sud, e al Chrysler Building visibile ad est.
Svoltando a destra nella 42th Street arriviamo a Times Square, movimentatissimo incrocio con Broadway e la Seventh Avenue. Dappertutto pubblicità e insegne di
teatri come non ne avevamo ancora viste a New York e qui termina questo nostro itinerario.
Altre pagine: Washington... Philadelphia... Houston