Siamo partiti per Houston dall'aeroporto di Newark (NY) la mattina di venerdì 26 agosto 2011, con un cielo limpido
e l'uragano Irene in arrivo il giorno seguente. Il volo è stato senza inconvenienti, il trasporto nel centro città è
avvenuto con un economicissimo (1,5 $) e lentissimo autobus di linea. Come abbiamo scoperto poi, il servizio celere era
stato soppresso una settimana prima (costava solo 4,5 $). Dall'aereo abbiamo visto un Texas molto verde e pieno di campi
coltivati. All'arrivo abbiamo subito avuto l'impatto con il caldo clima texano.
La città di Houston si trova nel Texas meridionale, a pochi km dal Golfo del Messico, e deve la sua ricchezza ai
giacimenti di petrolio dei dintorni. Turisticamente non è tra le più frequentate degli Stati Uniti, tuttavia a noi interessava in particolare la visita
dello Space Center (NASA's Johnson Space Center). Il centro cittadino è interessante per i suoi grattacieli mentre nel distretto museale si trova uno dei musei più visitati degli
Stati Uniti: the Houston Museum of natural science.
Situato in periferia, in direzione sud-est, lo raggiungiamo con un'auto di una società turistica locale. Se non avete auto
propria potete arrivarci anche con un autobus che parte dal centro, non circola sabato e domenica e fa una infinità di fermate.
Per noi la cosa più interessante dello Space Center è stata sicuramente la Starship Gallery ricca di ricordi dell'esplorazione
dello spazio. Meno interessanti le attrazioni che richiedono l'ascolto di un conferenziere perchè parlate in inglese veloce.
Le audio-guide sono invece anche in spagnolo e dove è possibile usarle ci hanno fornito un valido aiuto pur non conoscendo
la lingua, come pure sono chiari i pannelli esplicativi in inglese.
Abbiamo iniziato la visita con il NASA Tram Tour. Si sale su un trenino che porta alla sala di controllo delle missioni
spaziali, dove gli impiegati stanno svolgendo il loro lavoro di monitoraggio. Purtroppo la spiegazione è stata solo in
inglese, rivolto a visitatori americani, per cui abbiamo intuito più che comprendere.
Decisamente più interessante è stata la sosta al Rocket Park. Come dice il nome, si tratta di un'area che ospita
alcuni razzi che hanno fatto la storia dell'esplorazione spaziale. In un capannone è collocato un razzo Saturn, il
modello che faceva da vettore per inviare le capsule nello spazio. Quello esposto qui fu costruito ma non utilizzato. E' una
macchina veramente enorme. Accanto ad esso si trovano pannelli che ripercorrono la storia della missioni Apollo.
Tornati nell'edificio principale del Centro, visitiamo la innanzi tutto la Starship Gallery, che come abbiamo detto
ci è sembrata l'attrazione più interessante. Con un lungo percorso articolato su varie sale si passa in rassegna la storia
dei voli spaziali dalle prime capsule alle attuali stazioni spaziali (2011). Alcuni "pezzi" sono repliche ma molti sono
quelli originali.
Potete vedere le capsule delle missioni Mercury, Gemini e Apollo, un Lunar Rover usato per addestramento, alcune pietre lunari,
le repliche di ambienti della Stazione Spaziale Skylab (zone cucina, doccia, relax), la cabina di comando dello Space Shuttle
e questo per citare solo alcune cose principali.
Al centro dell'edificio principale si trova la Astronaut Gallery. Espone una collezione di tute usate da astronauti
di varie nazioni, le fotografie di tutti gli equipaggi che si sono succeduti nell'esplorazione spaziale (tra essi potete
cercarecgli astronauti italiani), modelli e filmati che spiegano la composizione delle stazioni spaziali e il funzinamento
del motore dello Space Shuttle.
La nostra guida raccomandava di assiste anche agli spettacoli teatrali. Purtroppo però in questo caso ci siamo scontrati con
la comprensione dell'inglese parlato velocemente.
Il distretto dei musei si trova in città, a sud-ovest del centro. E' vicino all'area verde dell'Hermann Park e lo si
raggiunge percorrendo la Main Street. Un comodo sistema per arrivarci dal centro è prendere il tram con funzioni di
metropolitana leggera e abbastanza veloce.
All'angolo nord di Hermann Park, vicino al Museo, nel centro di una piazza si trova la statua equestre di Sam Houston,
comandante della guerra contro i messicani che nel 1836 diede l'indipendenza al Texas.
Il Museo di scienze naturali ha secondo noi tre sezioni di grande interesse: i fossili, i minerali e quella dedicata
alla ricerca petrolifera.
Nella sezione di paleontologia la vostra attenzione sarà rivolta soprattutto ad alcuni scheletri di dinosauri. La galleria
dedicata ai minerali mostra circa un centinaio di campioni di grande interesse. Le sale dedicate alla ricerca e all'industria
petrolifera sono organizzate con criterio didattico per spiegare l'argomento, così importante per l'economia del
luogo. Di conseguenza illustrano anche concetti di geologia inerenti all'esplorazione del sottosuolo.
Oltre a queste sezioni potete naturalmente vedere anche le raccolte di animali imbalsamati.
Torniamo nel centro città (Downtown) percorrendo Main Street con la metropolitana leggera e scendiamo all'altezza di Congress Street per iniziare la nostra passeggiata nel centro di Houston dal Market Square Park, piccola area verde. Percorrendo la Main Street ci facciamo una idea del quartiere degli affari con i suoi edifici moderni aventi funzioni soprattutto commerciali. Altri punti di interesse sono il Post Office, dove venne proclamata la Repubblica del Texas, e la First United Methodist Church.
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