Escludendo Dublino, Galway è una città popolosa per l'Irlanda con circa 65.000 abitanti che vivono affacciati sulla Galway Bay.
L'abbiamo visitata in un tipico pomeriggio estivo irlandese con alternanza di sole e pioggia e temperatura attorno ai 20 gradi.
Iniziamo la visita da un importante centro commerciale con la scusa di fare un spuntino. Affacciato sulla
centralissima Eyre Square, questo complesso di negozi e ristoranti ingloba le mura medievali della città.
Usciti in strada sbuchiamo appunto in Eyre Square, divisa in due settori: un giardino, dedicato a J.F.Kennedy, e uno spiazzo dove
si trovano una scultura moderna e bandiere con stemmi delle principali famiglie che hanno fatto la storia della città.
Da Eyre Square inizia Williamsgate Street che continua in Shop Street. Come dice il nome vi si trovano negozi, ristoranti e un
monumento importante: il Lynch Castle, che oggi ospita una banca ma dal Seicento è stata a lungo residenza della famiglia Lynch, forse la più
importante nella storia di Galway. Vicino al Lynch Castle si trova la St.Nicholas Church. Un pò fuori dal centro vediamo
invece la più grande Cattedrale cattolica.
E' stato un monastero attivo per circa mille anni, più o meno quelli del Medioevo. Più volte distrutto da eserciti
è stato ogni volta ricostruito fino alla sua definitiva soppressione nel XVI secolo.
Si trova circa 90 km a est di Galway, quasi nel centro dell'Irlanda. Attorno c'è il tipico paesaggio della campagna,
verde con basse colline. Accanto scorre l'ampio fiume Shannon, il più lungo delle isole britanniche.
Oggi vi toviamo le rovine degli edifici che componevano il monastero. Di essi rimangono soprattutto le mura perimetrali e poche
altre testimonianze come finestre, portali, sculture. Di particolare importanza sono due croci medievali: la
Cross of the Scriptures e la South Cross, opere tipiche del medioevo irlandese.
L'edificio più grande è la Cattedrale, quelli meglio conservati secondo noi sono il più piccolo Temple Finghin e la
Round Tower (il campanile). In tutta l'area sono distribuite croci e tombe.
Il Connemara è la penisola che da Galway si spinge a ovest verso l'Oceano Atlantico. Il suo nome significa “campagna rossa”.
Il paesaggio è caratterizzato dalla vegetazione di brughiera ricca di cespugli di erica, che assieme danno un colore
dominante giallo-violetto. E' costellato da “mille” laghi e popolato da greggi di ovini. I paesi sono pochi, i “cottages”
sono abbastanza numerosi. E’ movimentato da rilevi residuo delle orogenesi paleozoiche alti fino a 800 metri che, data
la vegetazione bassa, ricordano ben più alti paesaggi alpini.
La prima sosta è al cinquecentesco castello di Aughnanure, alle porte del Connemara vero e proprio. Oltre questa località,
dopo aver dato un'occhiata al Lough Corrib, il lago più vasto della regione, ci addentriamo nel Connemara fino alla cittadina
costiera di Clifden e in seguito al Connemara National Park. Il paesaggio è caratterizzato dai Twelve Bens ("Dodici Picchi"),
un gruppo di montagne che culmina nel Benbaun a 725 metri.
Il Parco Nazionale occupa un'area rappresentativa ma piccola. Dal Visitor Center del Parco partono alcuni
sentieri ben segnalati e di durata variabile da mezz’ora a due ore. Il più lungo porta sulla cima della Diamond Hill,
collina alta 445 metri. L’area offre un bel panorama sulla brughiera, le colline e la baia oceanica. Qui abbiamo trovato
una bella giornata di sole e sole velato.
Poco distante dal Connemara National Park si trova la Kylemore Abbey. In origine era una sontuosa residenza
ottocentesca e vi sono tuttora annessi dei giardini. Oggi è proprietà delle Benedettine di Ypres
dopo che il loro convento è andato distrutto durante la Prima Guerra Mondiale
Proseguendo il nostro giro costeggiamo un tratto del Killary Harbour, un fiordo che si incunea tra le montagne, poi puntiamo a sud fino alla Galway Bay. Qui, dall'altra parte della baia, distinguiamo le colline calcaree del Burren e più lontane le Cliffs of Moher. Costeggiando il mare torniamo a Galway.
Lasciata la Contea di Galway ci dirigiamo a nord. Prima di entrare nel Donegal attraversiamo la cittadina di Sligo e
facciamo un paio di soste nei suoi dintorni.
La prima sosta è il cimitero megalitico di Carrowmore, un'area verde alla periferia sud di Sligo che presenta una serie di
tombe datate attorno al 4.000 a.C. La sepoltura principale domina l'area con il suo tumulo al centro del quale c'è un "dolmen"
che sovrasta la tomba.
Altre tombe presentano un "dolmen" centrale rispetto a un cerchio di pietre, altre ancora sono più modeste. Domina la
zona la collina chiamata Knocknarea (328 m.) avente in cima un grande monumento megalitico che purtroppo è seminascosto
dalle nuvole.
Alla periferia nord si trova il villaggio di Drumcliff con una chiesa dedicata a St.Columba, il nostro San Colombano. Nel suo
piccolo cimitero è sepolto il poeta William B.Yeats, gloria nazionale. Ora a dominare il paesaggio è la collina Benbulben,
alta 497 metri, che da qui si merita il soprannome di "Table Mountain".
Dopo Sligo entriamo nel Donegal, la più settentrionale delle contee irlandesi. La prima località importante che incontriamo
è proprio quella che dà il nome alla contea. La cittadina più popolosa è però Letterkenny, dove facciamo tappa e dove arriviamo
con un percorso che tocca prima Ardara poi strade interne tra le montagne.
Il paesaggio è dominato dalla brughiera, e purtroppo oggi il tempo è molto nuvoloso con frequenti scrosci di pioggia.
Letterkenny ha circa 15.000 abitanti e due chiese, una cattolica e una protestante, l'una di fronte all'altra su una piazza.
Ciò che abbiamo trovato aggiormente interessante a Letterkenny sono stati i New Mills, a 5 km dalla città. Si tratta di due
mulini funzionanti ad acqua e dedicati uno alla lavorazione dei cereali e l'altro a quella del lino. E' possibile visitarli
(sono piuttosto grandi) e avere una idea di come si svolgevano i lavori. Per produrre farina dai cereali si usavano macine,
setacci, elevatori, forni e un montacarichi azionato dalla ruota idraulica. Per lavorare il lino venivano utilizzati frantoi,
rulli e pale di legno dette gramolatrici che separavano le fibre tessili dalle parti legnose.
Da Letterkenny andiamo alla penisola di Fanad. Oltrepassato il Mulroy Bridge, di recente costruzione sul punto più stretto
della Mulroy Bay, ci immergiamo in un paesaggio di basse colline che si protende nell'Oceano Atlantico fino alla punta di
Fanad Head (Capo Fanad) dove sorge un faro.
Tutt'attorno ci sono piccoli paesi, molti "cottages" isolati e gruppi di pecore. Il pomeriggio ci riserva un tempo tipicamente
irlandese con nuvole basse e pioggia.
Il ritorno a Letterkeny avviene costeggiando il lungo fiordo Lough Swilly.
Nel cuore del Donegal si trova il Glenveagh National Park che protegge circa 10.000 di natura. L'area protetta principale
comprende la valle percorsa dal fiume Owenveagh e occupata in parte dal Lough (lago) Veagh.
Questa valle è nata in corrispondenza di una faglia dall'andamento rettilineo e successivamente è stata scavata dai
ghiacciai come mostra la caratteristica sezione ad U. Sui suoi fianchi si trovano rilievi alti 400-500 metri.
Arrivando al parco dalla strada ci si trova al Visitor Center da cui si ha una visione panoramica del lago e della valle.
Dal Visitor Center partono le navette per il Glenveagh Castle, situato lungo il lago e raggiungibile anche con un sentiero
pedonale.
Il Glenveagh Castle è stato costruito nel 1870 con forme medievali ed ha accanto dei famosi giardini botanici.
Dal castello partono almeno due sentieri: quello che porta al View Point con vista sulla valle e quello lungo il lago che
porta alla cascata. Scegliamo questo, non senza rimpianti per l’altro, e ci muoviamo con a destra il lago e a sinistra uno dei
pochi boschi di latifoglie della regione, con sottobosco di muschi, felci e aghifogli. Arriviamo di fronte alla cascata,
poco oltre la fine del lago. La passeggiata dura circa 2 ore tra andata e ritorno, con possibilità di prolungarla fino al colle
in fondo alla valle.
Annessi al Glenveagh Castle sono i famosi Glenveagh Gardens. Si tratta dei giardini botanici illustrati dalle fotografie che proponiamo qui sotto. Una parte dei giardini è dedicata soprattutto ai fiori, un altro settore ospita fiori e alberi attorno a un prato centrale.
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