Fondata nel 1835, in pochi decenni divenne una delle più grandi città dell'Impero Britannico. Dopo la fondazione dello Stato Federale Australiano, avvenuta nel 1901, mantenne il ruolo di capitale economica e culturale del Paese almeno fino al 1956, anno in cui ospitò le Olimpiadi. Nei decenni successivi questo ruolo è stato gradualmente ceduto a Sydney.
Questo itinerario si snoda nel centro cittadino con sconfinamenti nei quartieri adiacenti. E' primavera e il clima è fresco, la temperatura massima è di 16-17 gradi.
Il centro città e' organizzato a strade ortogonali ed è costruito su collinette per cui spesso le strade sono a continui saliscendi.
E' un insieme di edifici moderni, tra cui molti grattacieli, e di qualche casa in stile inglese. Nel centro i tram sono gratis.
I nostri principali punti di interesse sono stati: il Burke Pedestrian Bridge sopra la Southern Cross Station, Burke Street, Collins Street, Federation Square (con la St.Paul's Cathedral,
la Flinders Station e lo Yarra Building), la Eureka Tower, Parliament House, la St.Patrick's Cathedral, i Fitzroy Gardens e i Treasury Gardens.
In Burke Street c'è il monumento che ricorda la spedizione di Burke e Wills che nel 1860 fu la prima ad attraversare l'Australia da sud a nord. Purtroppo i
due capi-spedizione perirono nel viaggio di ritorno. Questi pionieri spesso non erano persone che avevano maturato una certa esperienza ma volontari attratti da un
premio in denaro. "L'incompetenza dei primi esploratori", ricorda lo scrittore Bill Bryson, "diventava un'attrazione per gli aborigeni che spesso li andavano a vedere.
Burke era famoso per perdersi anche nelle zone abitate."
In Burke Street e Collins Street, e nelle loro vicinanze, si trovano i punti vendita di numerosi marchi italiani di moda e gioielleria e ogni tanto si trova un
negozio che vende gioielli e gioiellini in opale australiano.
All'interno della Cattedrale anglicana di St.Paul troviamo un fatto per noi insolito:
uno spazio in cui i bambini possono giocare mentre gli adulti ascoltano messa.
Dal sagrato della Cattedrale si ha una bella vista d'insieme sulla Flinders Station, che nel corso dell'Ottocento fu per alcuni anni la più trafficata del Mondo.
Dietro di essa, al di là del fiume Yarra, svetta la Eureka Tower.
In Federation Square perché quelle bandiere uguali a quella della Germania? Entrando nello Yarra Building, dove c'è una piccola esposizione di arte aborigena, scopriamo che
sono i colori delle genti aborigene. Vediamo che di solito la bandiera della nazione aborigena è rossa e nera con il sole giallo in mezzo ma all'esterno dell'edificio
ce n'era una serie che copiavano proprio quella tedesca.
Dalla sommità della Eureka Tower, a circa 300 metri di altezza, nel quartiere di Southbank appena a sud dal fiume Yarra, si ha una bella vista su tutta la città: il centro
con i grattacieli, la zona del porto (Docklands),
l'Olympic Park con vicino i grandi impianti sportivi (per il cricket, il tennis e il football), i Royal Botanics Gardens con gli adiacenti giardini King's Domain,
la sterminata periferia. Ai suoi piedi c'è la Southbank Promenade, lungo il fiume, dove si trovano vari punti di ristoro e si ha una veduta dei grattacieli del centro
appena oltre lo Yarra.
Superato il fiume con il Southbank Pedestrian Bridge si mette piede sul Flinders Walk e, passando sotto i binari della stazione (sottopassaggio sporco!), in Flinders Street.
e successivamente in Collins St. La si segue verso destra, si passa davanti ad alcune chiese ottocentesche ora alla base di grattacieli e si sbuca davanti a Old
Treasury Building (una volta sede del Governatore e oggi Museo dello Stato di Victoria) e successivamente al Parliament House. Questo imponente edificio è sede del
Parlamento dello Stato di Victoria.
Visitata la vicina St.Patrick's Cathedral, cattolica, si scende per i Fitzroy Gardens, oasi verde dove si trovano alcuni punti di interesse: il cottage in cui
visse James Cook (fatto arrivare dall'Inghilterra e qui rimontato), il Conservatory (serra floreale), il Fairies Tree (l'albero delle fiabe, con raffigurati
sul tronco personaggi fiabeschi), il modello in miniatura di un villaggio dell'epoca Tudor.
Dappertutto abbiamo trovato bar e negozi che vendono cibo: panini, hamburger, pasticceria industriale. Tra i ristoranti c'è un'ampia scelta di cucine asiatiche mentre tra le europee
domina quella italiana. Non è raro che sentendoci parlare un addetto alla ristorazione si rivolga a noi in italiano. In genere non è convinto di fermarsi ma spera di
guadagnare abbastanza in qualche anno e tornare in Italia.
Una ragazza conferma la regola cui sono soggetti i giovani stranieri che sono in Australia con la formula delle "working holidays": obbligo ogni anno di 13 settimane
di lavoro nel settore agricolo per vedersi rinnovare di un anno il permesso di soggiorno. Qualcuno la definisce una bella esperienza, altri ne parlano come di una
esperienza allucinante per orari di lavoro e trattamento.
Intanto una ragazza ha ammaccato due auto, oltre alla sua, parcheggiando in una strada di Sydney: poiché era ubriaca è diventata un caso da telegiornale nazionale.
La lunga passeggiata ha toccato i seguenti punti: Burke Pedestrian Bridge, Etihad Stadium (ex Telstra Dome), Harbour Esplanade, Docklands Park, Jim Stynes Bridge, Southwarf, Northbank, Rialto Tower, Melbourne Central, Wellington Parade, Melbourne Park, Royal Botanic Gardens, Kings Domain, St.Kilda Road, Federation Square.
Il Burke Pedestrian Bridge supera i binari della Southern Cross Station e conduce accanto al multifunzionale Etihad Stadium (ex Telstra Dome) e all'Harbour Epslanade
in riva al porto sul fiume Yarra. La zona, detta Docklands, è oggi decisamente moderna. Scendendo lungo l'Harbour Esplanade si incontra il piccolo Docklands Park, dove
si trovano alcune sculture.
Proseguiamo sul Jim Stynes Bridge, un piccolo ponte riservato a pedoni e biciclette dedicato al campione di football australiano Jim Stynes, che permette di passare
da Docklands al lungofiume evitando strade di grande traffico.
Passato poi il fiume con un'altro ponte, a Southwarf si trovano il moderno Melbourne Convention and Exibition Centre e alcuni ristoranti lungo lo Yarra. Percorso un tratto
della Southwarf Promenade e della Yarra Promenade, ripassiamo il fiume e torniamo in centro per fare una deviazione alla Rialto Tower, che non abbiamo visto due giorni fa,
e la ammiriamo soltanto dal basso perché siamo già saliti sulla Eureka Tower.
Un'altra deviazione ci ha portato in un altro luogo che avevamo trascurato nella nostra visita del centro cittadino: il Melbourne Central, centro commerciale che occupa vari isolati su tre
strade parallele e nel cui interno è conservato uno dei primi edifici della città: la Shot Tower. Sbucati in La Trobe St, con i tram che nel centro sono gratuiti
percorriamo Spring Street, passiamo davanti al Parlamento e scendiamo dove finisce Flinders Street e inizia Wellington Parade, che conduce fuori dal centro e che imbocchiamo a piedi.
Melbourne e' la capitale australiana dello sport ed è forse l'unico campo in cui è ancora davanti a Sydney, perché si svolgono qui le più importanti manifestazioni
annuali sportive come gli Internazionali di Tennis, il Gran Premio di F1, il Moto GP (Phillip Island è una classica gita da Melbourne), la Melbourne Cup (corsa di
cavalli tra le più importanti del Mondo), le finali dei principali campionati. Passiamo accanto al Melbourne Cricket Ground, alla Rod Laver Arena (il tempio del
Tennis) e allo Stadio del Football. Appena oltre si trova l'Olympic Park perché in questa città, nel 1956, si svolsero le Olimpiadi.
Attraversato il fiume Yarra con il Morell Bridge entriamo nei Royal Botanic Gardens dall'incrocio tra Alexandra Avenue e Anderson St. I Gardens sono un vasto parco
che meritava di essere visto con il Sole e non in una giornata nuvolosa come questa e che prosegue nell'altrettanto verde King's Domain. Usciti dal parco, percorrendo
un tratto di St.Kilda Road e passando davanti alla torre dell'Art Centre, luogo dove vanno in scena importanti concerti e spettacoli teatrali, torniamo di nuovo
in Flinders St. da cui un tram ci riporta all'albergo.
Visitando la città, comunque, non mi sono ancora sentito in Australia ma in una città del Mondo in cui si parla l'inglese. Il giorno seguente abbiamo fatto
un'escursione in riva all'Oceano Indiano Meridionale, abbiamo attraversato ampie praterie dove pascolava il bestiame domestico, poi la strada si è immersa in fitte
foreste di eucalipti dove un pò di fortuna abbiamo visto alcuni koala che dormivano sugli alberi. Adesso non ho più dubbi: questa è l'Australia.
Una mattina abbiamo dedicato un paio d'ore a questo museo, che raccoglie testimonianze sia naturalistiche sia storiche. Nelle sezioni di Storia Naturale particolare rilevanza hanno gli scheletri dei dinosauri, gli scheletri di vari animali preistorici australiani, la raccolta di minerali. La sezione storica mostra oggetti relativi ai popoli aborigeni australiani e alle genti del Pacifico e una raccolta molto variata che illustra la storia della città: oggetti, fotografie, mobili, mezzi di trasporto e il più vittorioso cavallo da corsa australiano.