Lasciamo il parco di Yellowstone dirigendoci a sud. Passiamo la Continental Divide, lo spartiacque continentale tra Atlantico e Pacifico, ed entriamo nel Parco Nazionale Grand Teton.
Sembra che il nome Grand Teton derivi da esploratori francesi ai quali la forma di queste montagne ricordava i seni delle donne (Les trois Tetons). In ogni caso la catena dei Tetons è formata da guglie rocciose, spesso aguzze. La più alta, il Grand Teton vero e proprio, tocca i 4.194 metri mentre le vette vicine sfiorano i 4.000.
La parte più bassa del parco, comunque a circa 2.000 metri d'altitudine, è occupata dalla prateria chiamata Jackson Hole, attraversata dallo Snake River che si allarga nel Jackson Lake. Immediatamente ad ovest si innalza la catena dei Tetons. Questo paesaggio ha fatto da sfondo a molti film western.
Ci fermiamo nel luogo chiamato Colter Bay dove visitiamo un piccolo museo dedicato ai pellirosse e facciamo una passeggiata di due ore nella zona dello Swan Lake. Avvistiamo solo uno scoiattolo ma abbiamo la possibilità di vedere una diga di castori.
Ripresa l'auto, arriviamo sulla riva del Jenny Lake, posto sotto le cime del Grand Teton e del Mount Moran.
Attraversiamo il Jackson Hole e viaggiamo verso la cittadina di Jackson. Entrati in paese, abbiamo subito un esempio di buona educazione degli uomini delle montagne: esitiamo tre secondi ad un semaforo ed un ranchero sul fuoristrada, con immancabile cappellaccio western, vedendo una donna al volante non perde l'occasione di farci il gesto dell'indice alzato.
Per il resto la cittadina non ha nulla del vecchio west.
La tappa successiva si porta a Salt Lake City quasi interamente sulla Stada Nazionale n. 89. La prima parte del percorso si svolge lungo lo Snake River.
Troviamo quasi subito una piccola coda di auto, dietro ad un trattore con agganciato un rimorchio che sta trasportando...la casa, un'intera baita di legno.
Poi percorriamo la Star Valley. E' una lunga vallata, tra montagne verdeggianti, in cui si trovano innumerevoli ranches. La strada attraversa piccoli paesi con all'inizio cartelli che indicano popolazioni variabili tra 200 e 500 anime.
Lasciata la Star Valley valichiamo il Salt River Pass ed entriamo nell'Idaho, percorriamo una zona di pascoli per poi arrivare in una regione dove i centri abitati si chiamano Montepelier, Paris, Bern, Geneva. La presenza di molti luoghi di culto dedicati alla Church of Jesus Christ and latter day Saints indica che stiamo entrando nell'area di maggior diffusione della fede mormone.
Scendiamo poi lungo il Logan canyon, una profonda spaccatura che alterna tratti verdeggianti a pareti di roccia. Il traffico è sempre molto scarso. Dopo il canyon sbuchiamo nella cittadina di Logan, ormai nello Utah.
Raggiunta Salt Lake City visitiamo brevemente la piazza con la cattedrale dei Mormoni.
Per strada vediamo molte persone in costumi multicolori e decidiamo di seguirle. In breve arriviamo alla piazza antistante il palazzo dello sport e ci troviamo nel mezzo
di una festa in costume con musica country. Ci divertiamo nel vedere tante persone che ballano con i vestiti dell'800 e poi facciamo una breve visita nel palazzo dello sport.
Ci sono il campo di pallacanestro e lo stadio del ghiaccio, con vetrine che mostrano ricordi e fotografie delle squadre locali: gli Utah Jazz per il basket e i Golden Eagles per l'hockey.
Ci congediamo con vedute panoramiche dall'aereo: il Gran Lago Salato, il deserto e l'immensa miniera a cielo aperto di Coppermine.
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