La parte alta della città, costruita su un colle, è detta “Cité” e mostra il caratteristico aspetto medioevale. Cinta da un doppio ordine di mura munite di 52 torri, è stata in parte soggetta a demolizioni e venne molto restaurata nell’Ottocento.
Entriamo nella Cité dall'ingresso principale, sul lato est, passando sul ponte levatoio e in vista della porte Narbonnaise,
la più imponente delle quattro porte della città.
Immediatamente, prima di entrare nel borgo medioevale, ci troviamo nello spazio tra le due cinte murarie, chiamato “Lices”.
Ne approfittiamo per farne il giro completo, classica passeggiata che consente di osservare dall'esterno tutte le fortificazioni.
Tra le varie torri, quasi tutte di forma cilindrica ve ne sono di più importanti, che si distinguono dalle altre per maggior
imponenza e diversa forma Le prime che incontriamo, muovendoci in senso orario, sono la tour de la Vade (costruita nel 1246)
e la squadrata tour Saint-Nazaire.
Le prime fortificazioni risalgono addirittura al periodo romano e in certi punti piccole parti di esse sono ancora visibili,
inserite in muri più recenti.
Passati sul lato ovest delle mura, passiamo sotto la tour Carré de l’Eveque (vescovo), costruita a cavallo tra le due cinte,
e accanto allo Chateau Comtal, castello costruito nel XIII secolo. Qui si trova anche un ingresso molto meno frequentato, che
ricalcando un cammino fortificato sale dalla città bassa, partendo vicino alla neogotica chiesa di Saint-Gimer.
Rimangono ora da contornare le mura settentrionali, le più antiche. Nel settore nord-orientale si trova la tour du Trésau,
dall'aspetto nettamente differente dalle sue sorelle e che vedremo meglio più avanti percorrendo il cammino di ronda.
Molti edifici all'interno delle mura non sono particolarmente significativi dal punto di vista storico e ospitano negozi,
bar e ristoranti. Degni di nota sono però ovviamente la basilica e soprattutto lo Chateau Comtal cioè il castello.
Al castello si accede dall'interno delle mura, di solito varcando la porte Narbonnaise e attraversando la Cité da est a ovest.
Passando su ponte sopra il fossato si entra nel cortile d’onore, circondato dagli edifici principali e con un torrione d'angolo.
Gli edifici ospitano oggi un piccolo museo di arte medioevale ma è interessante percorrere anche il giro delle mura che delimitano
il cortile.
Tra le mura del castello si trova anche il cortile “du Midi”, su cui domina la tour Pinte (torre di guardia).
Usciti dal castello, ci dirigiamo verso la basilica di Saint-Nazaire e Saint-Celse. In questo edificio religioso coesistono navate romaniche con facciata e abside gotici. Decisamente interessanti sono le vetrate e i rosoni, risalenti ai secoli dal XIII al XVI.
Vicino alle mura della Cité, in rue Nadaud, la nostra attenzione si posa su una serie di dipinti murari moderni.
Illustrano l’assedio di Tolosa del 1218, episodio della crociata contro gli Albigesi durata vent'anni. Gli Albigesi erano
cristiani che avevano rifiutato l’autorità papale e pertanto erano stati condannati come eretici. Sono così chiamati perché
uno dei centri di diffusione del loro movimento fu la città di Albi, a 50 km a nord-est di Tolosa.
Il capo della crociata si chiamava Simone de Montfort, che rimase ucciso da un colpo di catapulta armata da una donna del
popolo. Il figlio di Simone non riuscì a portare a termine l’assedio, ma anni dopo furono le forze crociate a vincere la
guerra.
Prima di arrivare a Foix sostiamo brevemente al castello medioevale di Mauvezin e nella cittadina di Saint-Gaudens con la
sua piazza dominata dalla collegiale romanica.
Foix è una cittadina pirenaica nella valle del fiume Arièg ed è sovrastata da un famoso castello. Nei pressi della vicina
Tarascon-sur-Ariège si trova l'interessante grotta di Niaux.
La grotte de Niaux si trova nella valle di Vicdessos, non distante da Tarascon-sur-Ariège. Nel 2014 è una delle poche
grotte in cui sono visibili al pubblico disegni originali fatti da uomini primitivi (nella maggior parte delle
grotte con pitture preistoriche si vedono delle copie). I disegni non si possono fotografare, le mie immagini
ritraggono pannelli esposti all’esterno.
Si raggiunge con una strada secondaria che si stacca dalla strada tra Tarascon-sur-Ariège e Vicdessos e che raggiunge l'entrata
della grotta, sul fianco di una montagna calcarea.
La visita della grotta è semplice ma non banale. Innanzitutto è obbligatorio prenotare e la visita è guidata.
Poi bisogna percorrere circa 45 minuti all'interno della cavità, su un percorso privo di difficoltà ma privo delle consuete
strutture per turisti come percorsi cementati, passerelle e impianti di illuminazione. Non è chiaro perché questi uomini dipingevano
di solito in fondo alle grotte ma di conseguenza bisogna raggiungere la fine di una lunga galleria. Ogni visitatore viene
dotato di casco e di una potente lampada. Non c'è tempo per soffermarsi accanto alle caratteristiche naturali proprie delle
grotte calcaree come stalattiti e stalagmiti, cui si passa accanto.
Una volta arrivati si viene però ricompensati dalla vista di almeno 20 disegni preistorici, tutti raffiguranti animali, e
davanti ai quali si sosta almeno 15 minuti ascoltando la spiegazione.
Gli animali più frequentemente disegnati da questi uomini primitivi sono bisonti e cavalli, poi i cervi. Non sappiamo il
perché di questa scelta, non essendo questi ma le renne gli animali più cacciati.
I disegni risalgono a un’epoca detta "magdaleniana", collocata circa tra il 10 – 12.000 a.C. Non sappiamo neanche il
significato di questi disegni, è stata avanzata l’ipotesi che le pitture narrino delle vicende come dei fumetti.
Si ritiene che la cultura delle pitture rupestri del Magdaleniano abbia un’unica origine. Poiché però i disegni sono molto
simili in tutta Europa per centinaia di anni, si pensa che i vari gruppi umani abbiano avuto continui contatti in modo da
influenzarsi a vicenda.
La rivière souterraine de Labouiche è un fiume sotterraneo percorribile in barca per circa 1.500 metri in circa 75 minuti.
L’acqua si è aperta la strada in un massiccio calcareo, dapprima scorrendo dall’alto in basso allargando le spaccature e poi
trovando un percorso orizzontale. Attorno al corso d’acqua ci sono numerose stalattiti, stalagmiti e altre strutture. Non è
permesso fotografare.
Ormai sulla strada per Carcassonne sostiamo nella piazza di Mirepoix. Questo paese con poco più di 3.000 abitanti è noto
nella zona per la sua vasta piazza circondata da case rivestite in modo da simulare il graticcio. Il piano inferiore
delle case è costituito da portici in legno dove si trovano negozi, bar e ristoranti.
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