Passando da Le Mans visitiamo solo la città vecchia. E' veramente piccola, raccolta entro le mura gallo-romane, presso il fiume Sarthe. Ci sono diverse case a graticcio e una cattedrale, che mostra belle vetrate con una dominante rosso vivo.
Non impieghiamo molto a raggiungere Tours. Questa volta pernottiamo in un hotel definito de charme, il cui nome è Le Moulin Fleuri ed è ricavato in un mulino nel mezzo alla campagna presso Montbazon. Al Moulin Fleuri spendiamo qualcosa in più ma abbiamo anche un'ottimo menù e una volta tanto la tranquillità della campagna.
Siamo nella regione di Tours, dove convergono tre fiumi: la Loira, l'Indre e lo Cher. Questo assicura una certa abbondanza di acque, che fanno la campagna ricca di boschi. Molti sono gli appassionati che la percorrono in bicicletta.
Ma questa zona è soprattutto famosa per la presenza dei castelli rinascimentali, residenze dei re e dei nobili di Francia. I più famosi sono quelli di Amboise, Blois, Chenonceaux e Chambord. Molto visitati sono anche i castelli di Azay-le-Rideau, Chinon, Loches, Chaumont, Villandry.
La nostra giornata comincia dal castello di Chenonceaux. L'ingresso e' scenografico, con un grande viale circondato da alberi. La veduta più celebre si ammira però dalle sponde del fiume Cher. L'interno del castello e' ottimamente conservato ed arredato. La visita spazia dalle cucine alle stanze regali.
E' un luogo veramente affollato da turisti, dove italiani e spagnoli la fanno da padroni.
I personaggi che ebbero un ruolo di primo piano nella storia del castello furono due donne: Caterina de Medici, quando fu reggente di Francia, e Diana di Poitiers, che divenne l'amante del Re. Alle due dame sono intitolati i due giardini accanto al castello.
Ad Amboise ci limitiamo a vedere il castello dall'esterno, dedicando invece una visita approfondita alla casa di Clos-Lucé. Qui Leonardo da Vinci trascorse gli ultimi tre anni della sua vita ospite del Re Francesco I.
Si visitano lo studio del maestro, la finestra da cui disegnò alcune celebri vedute, la sala con le ricostruzioni dei macchinari da lui progettati. Spiccano le macchine da guerra, tra cui un rudimentale carro armato, e poi un prototipo di bicicletta, uno di elicottero, disegni e modelli di ponti.
Seguendo il corso della Loira arriviamo a Chambord. Il castello, immerso in un vasto parco, è imponente. Lo visitiamo, facendo particolare attenzione agli scaloni a spirale che si dicono progettati da Leonardo.
Dopo cena, in un breve giro per Tours vediamo la facciata della cattedrale e attraversiamo la città vecchia, ricca di case a graticcio.
Siamo ormai sulla via del ritorno. In mattinata sostiamo a Bourges, per visitare la celebre cattedrale gotica. Molto belle le vetrate, anche queste con colore dominante rosso. Dopo il tratto più noioso di tutto il viaggio arriviamo a Macon, presso il Rodano. Il giorno seguente, via traforo del Monte Bianco, torniamo in Italia.
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