Il Rothorn, nome locale traducibile come Corno Rosso, si trova sulla cresta che separa le valli di Ayas e Gressoney, poco più a nord della Testa Grigia (m.3315). Consiglio di fare la gita con il bel tempo sia perchè si sale in quota sia perché il panorama è molto bello. L'escursione descritta è del luglio 2012. In auto risaliamo quasi tutta la valle di Gressoney, aggiriamo Gressoney La Trinité sulla sinistra e quasi all'altezza degli impianti di Punta Iolanda passiamo il torrente Lys con un piccolo ponte e parcheggiamo.
Dal parcheggio individuo il Piccolo Rothorn, una vetta rossastra come dice il nome, e gli conferisco dignità di cima perchè mi sembra abbastanza indipendente. Con l'amica Silvia inizio a seguire il sentiero n.10 che ci guiderà fino in vetta segnato da bolli e in alto da ometti. La prima parte è abbastanza ripida a svolte nel bosco, con begli scorci sui Lyskamm. Prima uno sbiadito "2115" su un sasso poi l'altimetro mi suggeriscono che sto andando un pò più veloce del solito: 500 metri di dislivello in un'ora. Superato l'alpeggio di Hockene Stej (m.2322) si incontrano i ruderi rasi al suolo di un altro alpeggio (m.2573 secondo la carta "N.8 Val d'Ayas-Gressoney-M.Rosa editore L'Escursionista"). Nel terrazzo erboso soprastante attenzione a non sbagliare: seguire ometti e bolli che fanno salire a sinistra. Noi abbiamo proseguito dritto su un sentierino che si perdeva in un altro terrazzo erboso più avanti. Poco male perché abbiamo salito un costone di erba e rocce a sinistra e 100 metri più in alto abbiamo ritrovato traccia, segni e ometti. E' in questa zona che il sentiero incontra un salto roccioso di qualche metro che si supera con l'aiuto di una catena.
Terminata la zona prativa si sbuca in una zona scistosa e detritica con a sinistra il Rothorn e a destra il Piccolo Rothorn. Procedendo verso la cresta tra le due cime e arrivando quasi all'altezza del Piccolo Rothorn, sulla sinistra si trova un costone che porta sulla cresta ed è percorso da un ripido sentierino che scavalca anche gradini di roccia. Giunti in cresta giriamo a sinistra su blocchi di roccia e raggiungiamo l'anticima del Rothorn. Per raggiungere la cima, vicinissima ma separata da un intaglio roccioso, occorre scendere nell'intaglio e risalire. C'è un passaggio di II grado e il tratto è esposto. Non mi sono lasciato scappare l'occasione di salire due "tremila" nella stessa giornata e siamo andati anche sul "piccolo", dove si capisce benissimo perché lo chiamano Rothorn/Corno Rosso data la colorazione rosata degli scisti su cui si cammina.
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