Rifugio Payer (m.3029) da Solda/Sulden. |
Il rifugio Payer è conosciuto come punto di partenza della via normale all'Ortles. Per noi è stato la meta di una bella escursione su sentiero sempre ben tracciato anche se spesso stretto e in zone impervie su ghiaie e rocce. Escluse le soste la salita ci ha richiesto quasi tre ore.
Partiamo con la seggiovia Orso che ci porta a 2330 metri. Da qui prendiamo il sentiero numerato con
4A e 10 e ben presto al bivio seguiamo il numero 4A. Questoo percorre un tratto a mezzacosta e dopo un
inizio in zona prativa si snoda sul ghiaione alla base della parete nord dell'Ortles e
senza perdere quota si immette nel numero 4, che proviene da Solda/Sulden.
Alla fine del ghiaione si comincia a salire su prati e con una serie di tornanti si sale al rifugio
Tabaretta (m.2556). Da qui assistiamo alla caduta di un grosso blocco di ghiaccio che precipita
frantumandosi lungo la parete dell'Ortles. Il rifugio Payer si trova sulla cresta rocciosa sopra
di noi e per raggiungerlo dovremo fare un lungo giro prima verso nord-ovest e poi verso sud.
Il successivo tratto di sentiero sale gradualmente attraversando un grande ghiaione. Giunti sotto la forcella
dell'Orso si sale a tornanti fino a raggiungerla a quota 2871. Qui affacciamo sulla Val Trafoi con
vista sul
Passo Stelvio e sulla sua strada mentre dalla parte opposta compare lontano il gruppo del Similaun.
Il sentiero punta ora verso sud, sulla cresta spartiacque che scende dall'Ortles tra le valli
Solda e Trafoi, con un tratto stretto in parte scavato nella roccia e attrezzato con corrimano
metallico. Dopo un ponte si raggiunge il passo della Tabaretta (m.2903) da cui ci aspetta l'ultima
rampa di tornanti che conduce al rifugio Payer (m.3029).
Bella vista sulle montagne di Solda, sulla zona del Passo Stelvio, sulle più lontane Alpi Venoste
e soprattutto sul vicino versante settentrionale dell'Ortles.
Itinerario circolare molto panoramico, su sentieri ben evidenti. Dopo il Monte del Bersaglio fare un minimo di attenzione sul sentiero un pò stretto che porta al rifugio Coston. Siamo saliti partendo dalla seggiovia Orso e scesi lungo il rio Solda rientrando al punto di partenza lungo il fondovalle. Con passo tranquillo calcolare circa 4 ore per il giro (1h30 per salire al rifugio) soste escluse.
La nostra partenza è la stazione superiore della seggiovia Orso (m.2330). Il sentiero numero 3
passa sotto un'altra seggiovia, lascia a destra il costone Marlt (Madonna) e attraversa il
ghiaione alla base del ghiacciaio
"Fine del Mondo (End der Welt)" in evidente ritiro.
Poi tra erba e rocce affioranti il sentiero valica la cresta tra la punta del Coston
e il monte del Bersaglio raggiungendo quota 2516. Bella vista sulla catena di montagne
Croda di Cengles-Cima Vertana-Cima di Solda-Cevedale mentre dietro la punta del Coston spunta
la parete nord del Gran Zebrù. Essa, in questo luglio 2009, è in parte ancora ghiacciata
ricordando l'aspetto che aveva nelle estati di circa 30 anni prima.
Traversando pendii un pò esposti si raggiunge il rifugio Coston,
visibile all'ultimo momento scavalcata
la cresta sud-est della punta del Coston e posto nei pressi di un laghetto. Il panorama è
dominato dalla vicina triade Gran Zebrù (m.3851)-Monte Zebrù (m.3751)-Ortles (m.3905). Qui parte
l'impegnativa ascensione all'Ortles per la cresta "Hintergrat" (per la quale il rifugio
propone la sveglia alle 3 del mattino).
Tralasciamo il sentiero alto che su ghiaioni traversa al rifugio Città di Milano
. Scendiamo lungo
il sentiero numero 2, prima su terreno prativo (si incontra un altro laghetto) poi ghiaioso fino in
vista del rio Solda e della stazione intermedia della funivia per il rifugio Città di Milano.
Presso un vecchio tronco ci fermiamo a leggere il tabellone che spiega le vicende
dell'albero vissuto nel primo Medioevo.
Invece di puntare alla stazione e scendere a Solda per la stradina rimaniamo sulla sinistra
del torrente scendendo per un tratto ripido a stretti tornanti fino a un bivio. A sinistra si scende
al fondovalle per il sentiero 2A lungo il torrente, noi prendiamo a destra e valichiamo le cascate
del rio Solda sul ponte sospeso.
Da qui lungo la pista da sci (stradina sterrata) arriviamo alla partenza della funiva e con un
tratto un pò noioso di strada raggiungiamo la stazione della seggiovia di partenza.
Il rifugio si trova in Val Trafoi, a 2188 metri sui contrafforti dell'Ortles. Ci si arriva con
una salita continua ma regolare e mai ripida di circa 600 metri di dislivello. Senza contare le
soste abbiamo impiegato un'ora e mezza.
Il panorama sull'Ortles non è molto ampio perchè il rifugio è molto addossato alla montagna
mentre si ha una buona vista complessiva sulla valle dal Passo Stelvio a Trafoi.
Si parte dal santuario "Tre Fontane/Drei Brunnen" (parcheggio a quota 1594), raggiungibile con una
stradina che inizia poco oltre Trafoi salendo verso Passo Stelvio. Il luogo ricorda un pellegrino
che scoprì
tre sorgenti che sgorgavano dalla roccia. Poco distante tre torrenti fuoriescono dalla
parete calcarea del Monte Madaccio formando appunto altrettante cascate. Inoltre il nome Trafoi
è ladino e significa "Tre Fontane". Se si ha tempo, o come alternativa più breve, si consiglia
il sentiero che visita le cascate.
Presso la chiesetta (m.1605) comincia invece il sentiero per il rifugio Borletti, che con innumerevoli
svolte sale senza strappi nel bosco di conifere. In corrispondenza del rifugio il bosco
lascia posto ai ghiaioni.
Dopo aver ammirato l'Ortles si consiglia di salire ancora per dieci minuti verso destra per
scoprire la Cima di Trafoi (Trafoier Eiswand m.3552) e la vedretta (ghiacciaio) del Naso che
scende da essa.