Escursioni ai rifugi 12 Apostoli (Garbari), Tuckett e Brentei; Val Rendena, gruppo di Brenta
Il rifugio 12 Apostoli, o rifugio Garbari, si trova nel settore meridionale del gruppo di Brenta, alla testata
della val di Nardis (nessun riferimento con la cascata di Nardis che si trova in Val Genova). L'accesso più
comodo è quello da Pinzolo utilizzando gli impianti del Doss dei Sabion. Dall'arrivo degli impianti il rifugio
è visibile aguzzando la vista. Come tempo di andata calcolare circa 2.30 ore, più le soste.
Abbiamo fatto questa gita il 19 luglio 2006. Prima la cabinovia e poi la seggiovia poi ci portano a
2101 metri ma per arrivare al sentiero per il rifugio
bisogna scendere ai 1836 metri del Passo di Bregn de l'Ors (abbeveratoio dell'orso), con una discesa piuttosto ripida
per sentiero su prati. Dal passo si segue il sentiero 307 che, con un traverso nel bosco con vista sul
sottostante lago di Valagola, conduce ad un incrocio in un pianoro (Piano di Nardis o Lago Asciutto, m.1822). A sinistra si
scende in Valagola (o Val d'Agola), dritti (est) si punta alla parete rocciosa su cui sorge il rifugio.
Dopo un primo tratto sul greto ghiaioso in secca si comincia a salire puntando a sinistra
della parete rocciosa.
La si supera a tornanti, tra i mughi, lungo il tratto
chiamato Scala Santa, incontrando roccette facilitate da corde fisse. Alla fine di questo tratto una
corda fissa aiuta a superare un tratto roccioso
fornito di buoni appigli e riconoscibile pe la presenza di una Madonnina incastonata nella roccia.
Dopo la Scala Santa è posta una panchina che induce i più stanchi a riposare volgendo lo sguardo verso il
gruppo Adamello-Presanella. Il sentiero prosegue salendo con alcune svolte e poi traversa un ghiaione sempre sulla
sinistra (nel senso di salita) della valle di Nardis. L'itinerario continua sul gradone di roccia calcarea su
cui sorge il rifugio: siamo ora su sentiero alternato a
roccette, sempre segnato da abbondanti segni bianco-rossi. Tra la traccia ghiaiosa e i balzi di roccia
arriviamo dunque al rifugio 12 Apostoli, a 2487 metri.
A sud del rifugio c'è la Cima Dodici Apostoli che presenta una chiesetta scavata nella roccia, ben
riconoscibile per i quattro fori artificiali che lasciano al centro una croce. La chiesetta
si può raggiungere (non non ci siamo andati) ed è talvolta sede di funzioni religiose.
In discesa, giunti al passo di Bregn de l'Ors, invece di risalire al Doss dei Sabion andiamo alla stazione
intermedia degli impianti (Prà Rodont, m.1514) prima scendendo su pascoli alla Malga Bregn de l'Ors
(m.1630) e poi seguendo il sentiero 307B ("Tartarotti") quasi pianeggiante nel bosco.
Consigliamo di non sottovalutare la discesa dal rifugio (3-3.30 ore fino al Prà Rodont) per
non arrivare a impianti chiusi e dover scendere a piedi a Pinzolo. Meglio informarsi prima
sugli orari di chiusura (nell'estate 2006 erano 17.30 per il tratto superiore e 17.50 per quello inferiore).
Per questa gita nel gruppo di Brenta abbiamo scelto la strada più comoda: cabinovia fino al Passo del
Grosté (m.2442) e sentieri in discesa e a saliscendi per i rifugi Tuckett e Brentei.
In questo 21 luglio 2006 il tempo è molto bello e il sole splenderà per tutto il giorno.
La prima parte della gita è una camminata in leggera discesa, con qualche piccola risalita, per circa
un'ora e mezza fino ai rifugi Tuckett e Sella (m.2272). Il sentiero 316 si snoda tra rocce calcaree
e passa ai piedi di strutture rocciose quali il Torrione e il Castelletto Inferiore di Vallesinella.
All'arrivo nella conca dei rifugi si apre il vallone che conduce alla Bocca del Tuckett (quest'anno quasi
priva di neve) con a sinistra il Castelletto Superiore e la Cima Sella, a destra la Cima Brenta e la Punta
Massari. Alla Bocca del Tuckett transita la via delle Bocchette.
Dai rifugi Tuckett e Sella si scende ancora, con il sentiero 328, in ambiente roccioso fino al piccolo valico
detto Sella del Fridolin (m.2143) e poi tra mughi fino al bivio di quota 2048 (una mezz'ora scarsa dal rif.Tuckett).
Qui si incontra il sentiero 318
proveniente da Vallesinella e dal rifugio Casinei e lo si segue verso sinistra per il rifugio Brentei.
Da questo punto il percorso per il rifugio Brentei ("sentiero Bogani") dura circa un'ora ed è una successione
di saliscendi sul
fianco della Val Brenta tra i 2100 e i 2200 metri, avendo davanti il celebre panorama della Cima Tosa (m.3173)
e del Crozzon di Brenta (m.3135). Si passa nella "Galleria Bogani", scavata per evitare un tratto molto
esposto, e si raggiunge il rifugio a quota 2182.
Pochi passi prima del rifugio Brentei compare a sinistra il vallone che conduce al rifugio Alimonta mentre
dritto si prosegue per i rifugi Pedrotti e Tosa. Tra i due sentieri si innalzano la Torre di Brenta (m.3013),
gli Sfulmini, il Campanile Alto e la Brenta Alta, tutte cime il cui versante est
(quello opposto alla nostra visuale) è percorso dalla Via delle Bocchette.
Al ritorno, giunti al bivio di quota 2048, continuiamo a scendere fino al rifugio Casinei, ormai nel bosco a
quota 1850, e sempre nel bosco fino a Vallesinella (m.1513). Da questa località rientriamo al parcheggio
della funivia Grosté con la navetta del Parco Naturale Adamello-Brenta (avevamo chiesto gli orari e le fermate
ai punti di informazione del Parco).