Ai laghi e al Colle del Nivolet (m.2612) si può arrivare in auto con la strada da Ceresole Reale in Piemonte.
E’ però più sportivo salirvi a piedi da Pont Valsavaranche in Valle d’Aosta
attraverso l'altopiano del Nivolet. La zona è compresa nel Parco Naz.del Gran Paradiso.
La gita che da Pont (m.1960) porta al Colle del Nivolet presenta due tratti ben distinti: un terzo
dell’itinerario consiste nel salire il ripido gradino fino alla Croce di Roley o Arolley (m.2310),
due terzi sono occupati dalla lunga passeggiata lungo tutto il Piano del Nivolet, con pendenza impercettibile tranne nell'ultimo tratto dove
si sale al Colle.
Il Piano del Nivolet è lungo circa 5 km e il suo attraversamento occupa la maggior parte della gita.
Con Anna partiamo da Pont il 9 agosto 2005, dopo aver lasciato l’auto nell’ampio parcheggio alla fine della strada della Valsavarenche.
Nelle vicinanze evidenti cartelli indicano le nostre mete: la Croce di Roley, il Col del Nivolet,
i rifugi Città di Chivasso e Savoia.
Il sentiero esce quasi subito dal bosco, in vista di una cascata. Qui comincia a salire il gradino grazie a
continui tornanti che guadagnano lentamente quota. Il panorama si amplia sulla catena del Gran Paradiso e
delle cime a lui vicine: Herbetet, Tresenta, Ciarforon, Becca di Monciair.
La croce di Roley è un ottimo punto panoramico il cui raggiungimento ci richiede circa un’ora.
Da qui il sentiero attraversa una zona di rocce montonate, tenendosi spesso vicino al torrente che forma
delle cascatelle. Si incontra a destra la deviazione, segnata con 3A per la casa dell'Alpe (o Montagna) Turin,
che percorreremo al ritorno. Sbuchiamo presto sul bordo dell’altopiano del Nivolet.
Per arrivare al colle bisogna percorrerlo tutto e questo tratto che ci richiede circa
2 ore può talvolta risultare monotono. Tuttavia verso il colle cominciamo a vedere alcune marmotte mentre voltandoci ci fa da sfondo la Grivola.
Per circa 3 km il sentiero si mantiene sulla sinistra del torrente (destra orografica), sfiorando i ruderi
dell’Alpe (o Montagna) du Grand Collet. Poi passa sulla destra superando il torrente presso le case
dell'Alpe (o Montagna) del Nivolet (m.2399) e diventa stradina sterrata. Da qui in circa 2 km si congiunge alla mai
terminata strada che doveva unire Ceresole con Pont e poi raggiunge i laghi, dove comincia l’asfalto. Costeggiamo dunque i laghi del Nivolet (vedi fotografia),
mentre ci siamo lasciati alle spalle il Mont Tou Blanc e abbiamo davanti a destra la Punta Basei.
Lasciato a destra il rifugio Savoia puntiamo al rifugio Città di Chivasso,
situato a pochi metri dal colle e in posizione dominante sui laghi.
Per il ritorno scegliamo di proseguire lungo la non completata strada per Pont Valsavaranche. Questo
tracciato pianeggiante, che presto diventa sterrato, si tiene alto rispetto al Piano del Nivolet e al
sentiero dell’andata. Offre così un bel panorama sia sull’altopiano, con tutti i meandri del torrente (vedi fotografia)
sia sulla catena del Gran Paradiso. Specie se, come oggi, il cielo si mantiene limpido anche nel pomeriggio.
Arrivati circa sopra la casa dell'Alpe (o Montagna) Turin una freccia indica a destra il sentiero per Pont.
Lo si percorre in discesa e, sia passando dall'Alpe Turin sia lasciandola sulla destra, si finisce col
superare il torrente su un ponte sbucando sul sentiero dell’andata poco prima della Croce di Roley, da cui per il sentiero già percorso torniamo a Pont.
Abbiamo impiegato circa 3 ore per l’andata e 2.30 per il ritorno.