Dopo 19 anni torno al rifugio Mezzalama, stavolta per pernottarvi perché la meta è più ambiziosa: la Roccia Nera (m.4075) e il Gemello del Breithorn Orientale (m.4106). Ad accompagnarmi c'è una Guida Alpina.
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Purtroppo il tempo atmosferico, che era previsto soleggiato con soltanto qualche residuo addensamento in quota ma in dissolvimento, non ha tenuto esattamente fede alle previsioni. Dopo essere transitati dal Rifugio Guide della Val d'Ayas e avervi atteso una schiarita, siamo saliti per circa un'ora sul ghiacciaio di Verra arrivando a circa 3750 metri sotto la piramide sommitale del Polluce. Erano le 9 del mattino e poiché il tempo non accennava a migliorare siamo scesi. Il miglioramento c'è stato, ma a mezzogiorno.
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E' stata comunque un'esperienza sul ghiacciaio di Verra, che avevo visto tante volte senza mettervi piede, e per visitare anche il rifugio Guide della Val d'Ayas. Posso dire di essere arriato vicino alla Porta Nera, l'ampia spaccatura ghiacciata tra le cime della Roccia Nera e del Polluce.
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Sentiero che con quasi 1400 metri di dislivello porta tra i ghiacciai del Monte Rosa. Partiamo da Saint Jacques (m.1686), al termine della strada della Val d'Ayas, in una bella giornata di sole del giugno 1998.
Il primo tratto si svolge nel lariceto, per poi sbucare nell'ampio pianoro del Pian di Verra Inferiore (m.2050), che si percorre in tutta la sua lunghezza. Si prosegue lungo la stradina sterrata per poi deviare sul filo della morena che separa il
Grande ghiacciao di Verra dal Piccolo ghiacciaio di Verra.
Sulla sinistra si vedono il Lago Blu e il Grand Tournalin. Si segue la cresta della morena, su cui si può arrivare anche proseguendo lungo la stradina fino al Pian di Verra Superiore per poi salire con un sentiero.
Con un un ultimo tratto di sentiero più ripido si raggiunge il rifugio, costruito a ridosso di alcuni "quattromila" del Monte Rosa: Breithorn, Roccia Nera, Polluce, Castore.
Il mio tempo di salita: 3.30 ore.