Due escursioni sul Gran Sasso: Corno Grande e Corno Piccolo
Gran Sasso d'Italia: Corno Grande
Grazie agli amici di itsportmontagna.it, allora un newsgroup molto attivo, ho trascorso due belle
giornate nel gruppo del Gran Sasso d'Italia, coronate dalla salita alle
cime maggiori, alla fine di giugno del 2003.
In questo paragrafo descrivo la via normale alla Vetta Occidentale del
Corno Grande, che è la più alta (m.2912). La montagna presenta altre tre importanti cime:
la Vetta Orientale (m.2903), la Centrale e il Torrione Cambi. Questo anfiteatro di vette chiude
il circo in cui si trova il piccolo ghiacciaio del Calderone.
Per salire sul Corno Grande ho impiegato due ore e mezzo dalla stazione superiore della seggiovia
di Prati di Tivo. La salita è avvenuta il 28 giugno 2003 e l'itinerario era completamente sgombro da neve.
Da Prati di Tivo con la seggiovia ci si porta sulla cresta detta dell'Arapietra a 2015 metri. Da qui
si segue l'evidente sentiero che porta al rifugio Franchetti e che, lasciato quasi subito a
destra il sentiero "Pier Paolo Ventricini", continua con moderata pendenza e dopo un facile
tratto attrezzato con corda fissa si inoltra nel Vallone delle Cornacchie. Qui con una serie di
tornanti tra rocce calcaree, a poca distanza dalla bella parete est del Corno Piccolo, si raggiunge
il rifugio Franchetti (m.2433) del C.A.I. di Roma.
Dal rifugio un tratto a mezza costa porta alla Sella dei Due Corni (m.2547),
posta tra il Corno Grande e il Corno Piccolo. Qui si svolta a sinistra e si risale il costone
nord del Corno Grande con una ripida salita.
Il sentiero supera un tratto roccioso facilitato da una fune metallica, piega a destra e valica
il costone in corrispondenza del Passo del Cannone. Questo non è un vero
valico ma il punto in cui si passa sul versante nordovest del monte.
Si risale questo pendio tra ghiaie, rocce rotte e tracce di sentiero, con percorso un pò
faticoso, e si raggiunge la cresta sommitale un pò ad est della cima. Per tracce di sentiero si
percorre la cresta verso destra, si ammira l'anfiteatro di cime rocciose che va dalla Vetta
Orientale alla Vetta Occidentale e si pone piede su quest'ultima.
In discesa avremmo voluto percorrere la cresta Ovest (data di difficoltà Escursionisti Esperti)
e innestarci sul sentiero proveniente
da Campo Imperatore per svoltare poi a destra e ritornare alla Sella dei Due Corni. Invece il
peggioramento delle condizioni meteo ci ha fatto decidere di tornare lungo la stessa via.
Gran Sasso d'Italia: Corno Piccolo
Racconto la salita del Corno Piccolo per la ferrata
Danesi. Questo itinerario si svolge sul versante sud-ovest della montagna, non distante
dalla via normale escursionistica. E' una ferrata breve, che impegna circa 1.30
ore dall'attacco, ma non è interamente assicurata e presenta qualche passaggio un pò esposto.
Anche per questa gita bisogna raggiungere la Sella dei Due Corni
(m.2547). Da qui ci si abbassa in direzione nord-ovest sul sentiero "Ventricini", si costeggia la montagna, si
passa sotto la bella guglia detta Campanile Livia e si incontra l'indicazione di inizio
via ferrata.
Il primo tratto risale un canale con tracce di sentiero tra roccette. Più avanti comincia
la ferrata vera e propria, rinnovata poco prima del 2003, anno in cui scrivo. L'itinerario è facilitato
da scale e corde fisse ma non è attrezzato integralmente e vi sono quindi anche
brevi passi di facile arrampicata. Inoltre bisogna passare sotto un roccione dove dei
massi incastrati creano una specie di breve tunnel dove prima facciamo passare gli zaini e poi passiamo noi
con una ginnastica un pò faticosa.
Molto bella l'uscita in cresta, dove ci si trova a pochi passi dalla
parete est che precipita sul versante opposto. Giunti sulla cresta si prende a sinistra,
si percorrono alcuni metri un pò esposti e lungo la cresta di massi accatastati, tenendosi sulla sinistra si raggiunge la
base del cono sommitale. Questo si risale prima aiutandosi con con corde fisse e da ultimo
per tracce di sentiero.
In discesa abbiamo seguito la via normale del versante sud-ovest.
Dalla cima ci si abbassa brevemente sul crestone nord fino a trovare sul terreno la segnalazione a sinistra
per la via normale.
Questa è un sentiero tra canaloni e roccette, con alcuni passaggi EE e alcuni saliscendi. Le
segnalazioni erano un pò sbiadite ma facendo attenzione si ritorna sul sentiero Ventricini, un
pò più in basso rispetto all'inizio della ferrata. Da qui si sale alla Sella dei Due Corni e
poi si scende al punto di partenza.