Punta Gnifetti e Capanna Margherita, m.4554 - gruppo del Monte Rosa |
Finalmente la Capanna Margherita! Eppure la notte tra il 15 e il 16 agosto 2008 al rifugio Gnifetti non era trascorsa bene: ci eravamo coricati con nuvole, neve e forte vento.
Tuttavia le previsioni non avevano abagliato: alle due del mattino il cielo era sereno e verso le 5.30 il vento era cessato. La mia cordata, composta da due persone, parte alle 6.20. Arriveremo in cima attorno alle 11.
L'ascensione è stata semplice, oltre il Colle del Lys c'erano diversi cm di neve fresca ma per
nostra fortuna non abbiamo dovuto fare la pista noi. Non è però stata una passeggiata perchè oltre i 4300 metri l'altitudine si è fatta sentire costringendoci a frequenti soste che ci hanno notevolmente rallentato.
Dal rifugio Gnifetti in circa due ore raggiungiamo il Colle del Lys, percorrendo il ghiacciaio omonimo fino a circa 4200 metri, un pò più in alto rispetto al vero colle. Fin qui abbiamo dovuto fare attenzione a 5-6 crepacci che abbiamo superato nei punti più stretti aiutati da ponti di neve. Alla nostra sinistra abbiamo l'elegante cresta est del Lyskamm Orientale, più lontane le Alpi Svizzere dalla Dent Blanche al Weisshorn mentre davanti a destra compaiono le punte più alte del Rosa: Dufour, Zumstein, Gnifetti.
Invece di salire decisi verso destra aggiriamo un panettone nevoso, avendo in basso a sinistra il ghiacciaio Grenz che scende verso la Monte-Rosa Hutte e Zermatt, e con percorso un pò più lungo ma meno ripido
ci ricongiungiamo alla traccia nella neve. Intanto nel panorama è comparso il Cervino con la sua parete est.
Di fronte a noi abbiamo una conca percorsa da una pista evidente che dapprima scende raggiungendone il fondo per poi risalire al Colle Gnifetti. Oggi manca una traccia che si tenga alta sulla conca senza perdere quota e non osiamo farla noi.
Durante la salita al Colle Gnifetti, a circa 4350 metri, la quota comincia a farci soffrire. Da qui alla vetta impiegheremo circa un'ora e tre quarti, procedendo con soste ogni 40 massimo 60 passi.
Sul Colle Gnifetti (m.4454) abbandono ogni velleità di salire la Punta Zumstein, alta circa 10 metri in più della Gnifetti e scalabile da una cresta che mi sembra più ripida. Ci rivolgiamo quindi, come da programma, alla Punta Gnifetti che raggiungiamo con due traversi sul pendio finale. Entriamo nella Capanna Margherita dopo aver ammirato il panorama da ogni lato: la famosa parete nord dei Lyskamm, le montagne svizzere del Vallese, le punte Dufour e Nordend, la Cresta Signal che scende dalla cima e separa la Valsesia (Alagna) dalla Valle Anzasca (Macugnaga).
Tutta la salita si è svolta con temperature al di sotto dello zero: in cima, alle ore 11, il termometro segna meno 7.
Un'ora circa di sosta al rifugio più alto d'Europa e poi iniziamo la discesa. Per un pò siamo dunque stati più in alto del Cervino e più vicini alla vetta dell'Everest che al livello del mare.
Nel frattempo due volonterosi alpinisti hanno tracciato la via che permette di non perdere quota nella conca. In questo tratto studiamo la Punta Parrot (4436 m.), possibile meta per un'altra ascensione.