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Alcuni sentieri con partenza da Foppolo (m.1508), Alpi Orobie
Anna e Andrea, agosto 2021

Laghi di Foppolo

Raggiunta la stazione Montebello (m.2092) con le seggiovie di Foppolo, una stradina in dolce pendenza (sentiero 204) conduce lago Moro (M.2235). Si prosegue su sentiero 204a fino al Passo di Valcervia (M.2318), aperto sull'omonima valle delle Orobie valtellinesi.
Si segue brevemente l'ampia cresta erbosa sulla sinistra, si raggiunge un cocuzzolo panoramico (forse la Cima di Valcervia, m.2370), poi si torna indietro di pochi passi per imboccare il sentierino che scende per un breve tratto nella testata della Val Cervia fino a un piccolo intaglio roccioso. Si attraversa l'intaglio e per sentiero un pò ripido e sconnesso si ritorna sul versante val Brembana scendendo al più grande dei laghetti di Montebello (m.2272).
Da qui il sentiero compie un ampio tratto pianeggiante verso ovest, tocca il piccolo lago Foppe basso (m.2188), poi vira decisamente a sinistra scendendo un pò ripido in prossimità del lago delle Trote (m.2109). Incrociato il sentiero 203 si lascia a destra il tracciato per il Passo Dordona, si va a sinistra toccando il lago delle Trote e si torna in breve alla stazione Montebello.

Passo e rifugio Dordona

Da Foppolo si può salire al passo Dordona (m.2061) sia con il sentiero sia con la strada sterrata.
Raggiunto il passo, si possono visitare in pochi minuti alcune trincee e gallerie della Linea Cadorna, sistema difensivo predisposto durante la Prima Guerra Mondiale per fronteggiare un'eventuale invasione ad opera dell'Austria passando dalla Valtellina o dalla neutrale Svizzera.
Poi il sottostante rifugio Dordona (m.1930), alla testata della valtellinese Valmadre, invita a una discesa di circa 130 metri di dislivello per una pausa pranzo.

Giro della val Carisole

È una valle sospesa sopra Carona ma accessibile anche da Foppolo salendo al passo della Croce (m.1955) per la strada sterrata che segue una pista da sci. Durante il percorso si sfiorano o si seguono impianti e piste da sci.
Al passo della Croce tra i vari cartelli uno indica il rifugio Mirtillo. Seguendo il cartello si percorre un sentierino, che fa parte del sentiero Italia e del Sentiero delle Orobie Centro Occidentali, che taglia a mezzacosta prati anche ripidi per sfociare in una stradina sterrata. A escursionisti alle prime armi e a famiglie con bambini consigliamo quindi di scendere per la strada sterrata per circa 70-80 metri di dislivello e poi risalire brevemente sempre lungo la pista sterrata fino all'incrocio col sentierino, dopo aver incontrato il bivio per il rifugio Mirtillo a sinistra e il rifugio Terre Rosse a destra.
Per pista sterrata su prati si raggiungono prima due baite e poi il rifugio Mirtillo a 1957 metri (per un breve tratto un sentierino corre parallelo alla sterrata). Il rifugio Mirtillo è un bar ristorante che abbiamo trovato chiuso. Su pista erbosa e sterrata lungo una pista da sci scendiamo al rifugio Terre Rosse (m.1747) per la pausa pranzo.
Dal rifugio Terre Rosse, sempre su pista sterrata e con numerosi avvistamenti di marmotte, si sale al Passo dalla Croce dal quale si scende a Foppolo.

Passo di Tartano da San Simone

Dalla piccola località sciistica di San Simone (m.1670) per strada sterrata si sale in breve al bar ristorante Camoscio. Da qui una stradina sterrata descrive un arco alla testata della valle, immettendosi sul Sentiero delle Orobie Centro Occidentali (qui col segnavia 101) e salendo molto dolcemente alla Baita Fontanini.
Qui diventa sentiero che continua pianeggiante, tranne una breve discesa e risalita, avvicinandosi alla valletta del torrente che scende alle poche case di Forno. Proseguendo sul sentiero, ora più ampio, si sale con due tornanti, si supera un piccolo crinale oltre il quale appaiono la croce del passo di Tartano e una vicina baita in parte sistemata e in parte diroccata.
Un ampio tornante su pendio erboso seguendo l'indicazione 101 porta al passo di Tartano, aperto a nord sulla valle omonima e sul quale sono visibili fortificazioni della Linea Cadorna. Come già detto in questa pagina, la Linea Cadorna era un sistema difensivo predisposto durante la Prima Guerra Mondiale per fronteggiare un'eventuale invasione austriaca proveniente dalla Valtellina o dalla neutrale Svizzera.


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