Il Corno Vitello è una cima escursionistica che supera di poco i 3000 metri e che offre un ampio panorama sulle
montagne della Valle d'Aosta, in particolare sul Cervino e sul Monte Rosa. Il dislivello da superare è di circa
1200 metri per un tempo di salita di circa 3.45 ore.
Siamo partiti dalla Val d'Ayas e giunti a Brusson abbiamo seguito le indicazione per Estoul e Palasina. L'escursione
comincia dal parcheggio (m.1839) poco oltre la frazione Estoul.
Dapprima bisogna semplicemente raggiungere il rifugio Arp. Seguendo le molte indicazioni ci si porta al rifugio
per strade interpoderali e tratti di sentiero, in circa un'ora e mezza e in un ambiente di pascoli.
Dal rifugio Arp (m.2446) cominciano molti itinerari. Nel nostro caso un sentierino verso nord porta in 15 minuti
al Lago inferiore di Valfredda (m.2535). Il sentiero costeggia il lago sulla sinistra e raggiunge in breve un secondo
lago più piccolo. Si lascia anche questo sulla destra (tratto in traverso) per poi salire a tornanti il pendio erboso
che sbuca su un colletto a circa 2700 metri, spartiacque col vallone di Mascognaz. Qui appaiono sia il Corno Vitello
(sulla destra) sia sullo sfondo il
Monte Bianco, il Grand Combin e le montagne della Valpelline.
Dal colletto il sentiero, segnato come 5B, segue un'ampia cresta verso destra offrendo via via la vista delle punte
del Rosa, del Cervino e della Dent d'Hérens. Giunto ai piedi della piramide sommitale del Corno Vitello la contorna
verso sinistra (ovest) confondendosi talvolta nella pietraia dove il percorso è indicato da frecce gialle e qualche ometto.
Si porta così sul versante nord-ovest che risale a strette svolte fino alla cima.
Abbiamo impiegato circa 2 ore dal primo lago di Valfredda, 3.45 ore in totale.
Tra noi e il Monte Rosa c'è una sola cima importante, la Testa Grigia, che però nulla toglie alla visuale di tutte
le punte del massiccio dai Breithorn alla Dufour.