Col de la Seigne (m.2512), gruppo Monte Bianco, Valle d'Aosta
|
Il Col de la Seigne chiude a ovest la Val Veny, ai piedi del Monte Bianco, e la mette in comunicazione con la Francia. Lasciamo l'auto a La Visalle,
ultima località della Val Veny, parcheggiando ai bordi della strada pochi metri prima della stanga.
La prima parte di questa escursione consiste nel percorrere la strada asfaltata chiusa al traffico che porta al piano del Combal,
avendo a destra la morena del ghiacciaio del Miage e a sinistra pareti di rocce sedimentarie spesso incise dall'erosione dell'acqua e con presenza
di visibili depositi di gesso.
All'inizio del pianoro acquitrinoso del Combal facciamo la breve deviazione per il Lago di Combal, originato dall'acqua di fusione del ghiacciaio e inserito tra le morene. Successivamente proseguiamo lungo la stradina sterrata che conduce al rifugio Elisabetta. Un tratto completamente pianeggiante è piuttosto monotono, fortunatamente sulla destra si vedono il Monte Bianco di Courmayeur, l'Aigulle de Bionassay e le Aiguilles de Peuterey. Alla fine del piano del Combal la stradina sale a tornanti verso il rifugio Elisabetta, ora in vista dell'Aiguille des Glaciers, dell'Aiguille de Trelatete e del ghiacciaio di La Lex Blanche. A proposito di quest'ultimo, mi è evidente il suo ritiro rispetto a 35 anni fa, quando mi impegnai in una giornata di palestra di ghiaccio dove oggi c'è una cascata, ben più a valle della fronte attuale.
Lasciato il rifugio Elisabetta proseguiamo sul fondovalle, sempre su stradina sterrata, verso il Col de la Seigne. Percorse poche centinaia di metri la stradina sale decisamente per un tratto, passando sotti i rilevi biancastri delle Pyramides Calcaires e accanto ai ruderi poco visibili dell'Alpe di La Lex Blanche. Oltre questo punto la stradina diventa sentiero, che supera un ruscello e sale più decisamente alla Casermetta (m.2365). Questo è un vecchio edificio militare completamente ristrutturato e adibito a osservatorio climatico e a punto informativo custodito sull'Espace Mont-Blanc, l'area transfrontaliera attorno al Monte Bianco.
Le Pyramides Calcaires sono ora alle nostre spalle, ancora un tratto di sentiero in salita e arriviamo sul Col de la Seigne. Da circa un'ora il cielo si è rannuvolato e proprio in questo momento il tempo si guasta. Sembra che debba fare un bel temporale ma saranno solo poche gocce di pioggia. Tornati alla Casermetta ricompare anche il Sole e la discesa proseguirà tra Sole e nuvole fino al punto di partenza, con l'osservazione di alcune marmotte.