Sentiero attrezzato Brenva Gatti, Gruppo del Monte Bianco, Valle d'Aosta
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Si tratta di un sentiero, attrezzato nella seconda parte, senza importanti dislivelli, che collega la stazone Pavillon della funivia del Monte Bianco con
il belvedere del Monte della Brenva. I punti più critici secondo me sono due serie di gradini metallici infissi nella roccia
in corrispondenza di due salti verticali alti 20-30 metri. Al momento in cui l'ho percorso la possibilità di assicurarsi era buona.
Dal punto di arrivo del sentiero si anmmira un panorama ravvicinato della cresta di Péuterey con le sue vette e pareti.
Io e un amico per non ridurre la gita a una “toccata e fuga” saliamo a piedi al Pavillon partendo da La Palud all'inizio della Val Ferret. Dopo un inizio
su sterrata, per due terzi il sentiero n.20 per il Pavillon è un tipico sentierino valdostano che sale a tornanti in un bosco di conifere, poi nell’ultima
parte scompare inghiottito da una sconnessa stradina sterrata.
Dal Pavillon si vede il percorso da seguire, complessivamente un traverso fino allo spallone del Monte della Brenva. Costeggiato il giardino botanico, un
cartello indica a sinistra per il Belvedere della Brenva. Il sentiero è stretto ma ben tracciato, procede con blandi saliscendi, supera un primo torrente,
poi una discesa un po' più decisa porta a due tronchi posati come panchine.
Ancora qualche tornante in discesa e comincia il tratto attrezzato. Prima bisogna di scendere due serie di 15-20 gradini metallici infissi nella roccia
inframmezzati da un tratto di sentiero-cengia orizzontale attrezzato con corde fisse. In questo tratto per precauzione utilizziamo il set da ferrata.
Superato un altro torrente su un ponte metallico, che evita un guado un po' pericoloso a inizio stagione, il sentiero procede a saliscendi su erba e gneiss
affioranti, attrezzato con corse fisse dove è più esposto ma mai in forte esposizione. L’ultima parte consiste in una salita a tornanti che termina ad un
terrazzino che si affaccia sul ghiacciaio della Brenva e sulla cresta di Péuterey con le sue vette: Aiguille Noire (m.3773), Dames Anglaises, Picco Gugliermina,
Aiguille Blanche (m.4112) e il Monte Bianco (m.4810) con la grandiosa parete della Brenva. Le nevicate in quota di questo settembre danno un aspetto meno estivo alle montagne.
In salita uno strato di nuvole si estendeva al di sopra dei 3800 metri circa, gradualmente il cielo si è rasserenato fino a scoprire anche la cima del
Bianco.
Il ritorno si fa per lo stesso itinerario attrezzato, quindi le scalette devono essere fatte in salita (cosa che risulta più facile per me). Scendendo dal Pavillon, le montagne che si vedono tra gli alberi sono a me conosciute (Dente del Gigante, Grandes Jorasses) ma la limpidezza del cielo di fine settembre le fa risaltare molto di più che durante una calda giornata estiva.