Breithorn Centrale (m.4160) e Occidentale (m.4165);
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Per vari motivi in questo periodo per le gite su ghiacciaio mi rivolgo a una guida o a persone molto esperte. Mi iscrivo volentieri a questa proposta di una Società di guide
per salire il Breithorn Centrale, sul quale non sono mai stato. Sono stato anche contento di aver replicato l'Occidentale, perchè sono salito per una via in parte diversa
dalla volta precedente. L'organizzazione è stata impeccabile.
L'estate del 2014 al Nord Italia sarà ricordata per il maltempo, oggi è giovedì 14 agosto e secondo alcune previsioni doveva nevicare fino a 3000 metri nella notte
tra martedì e mercoledì. Pertanto eleggo la neve fresca a mio principale nemico ma già osservando dalla strada alcune cime della Valtournanche capisco che non è il caso
di preoccuparsi.
Siamo una cordata di tre persone con Pietro che ci fa da guida, La giornata è serena, una rarità di questi tempi, e non c'è neanche vento, altro mio nemico quando è
forte. Partiti dal rifugio Guide del Cervino, lasciata la zona sciistica e attraversato l'ampio colle tra il Piccolo Cervino e il Dos de Rollin, messo piede
sull'ampio Breithorn Plateau, il paesaggio si fa
magnifico. Cominciamo a salire il pendio per il Breithorn Occidentale, poi appena la traccia vira nettamente a sinistra noi prendiamo a destra verso il Centrale e con
pendenza che si accentua raggiungiamo la sella tra le le due cime, a 4071 metri.
Seguendo la cresta e tenendoci a debita distanza dalla cornice che pende verso nord in breve siamo sulla cima del Breithorn Centrale. Per me è l'ottavo quattromila. Tornati sulla sella, vediamo da vicino il versante nord del Breithorn Occidentale e iniziamo a salirne la cresta est. La cresta è breve e facile ma comunque aerea per me che sono più abituato a pendii e sentieri. Sono 500 passi dove faccio particolare attenzione a dove metto i piedi. Per la nona volta arrivo su una punta alta più di 4000 metri, perché questa l'ho salita due volte. Sono già stato qui dieci anni fa e allora salimmo per il pendio sud che ora utilizziamo per scendere.
Tornati sul Breithorn Plateau, a circa 3850 metri, avverto dei sintomi di mal di montagna, particolarmente sensazione di vomito. Arrivato a 100 metri dalla funivia, bisogna salire di 30 metri e mi blocco, non riesco a proseguire e dieci passi mi costano fatica e minuti di sosta. Pietro si offre di portarmi lo zaino e va meglio. Sono sconcertato oltre che demoralizzato, una cosa del genere non era ancora accaduta. A Cervinia non mi è ancora passato e su consiglio di Pietro bevo un pò di Coca-Cola e il rimedio si rivela efficace perchè il malessere passa in fretta. Tutti siamo concordi nel dire che in questa brutta estate l'allenamento all'altitudine non è stato sufficiente.
Per me è la prima gita di alpinismo, anche se facile, dopo molti anni. Mi accompagnano gli amici Giuliano e Silvia.
La partenza avviene da Breuil-Cervinia con le funivie che portano al Plateau Rosà. Dopo una breve sosta al rifugio Guide del Cervino (m.3470), formiamo la nostra cordata.
Silvia viene nominata primo di cordata, visto il suo passo regolare, segue Giuliano, chiudo io. La prima metà del persorso si svolge nell'area dedicata allo sci.
Sappiamo che questo fatto non fa contenti molti alpinisti ma a noi non procura particolare fastidio. Saliamo fino a lasciare a sinistra il Piccolo Cervino, passiamo
vicini al Breithornpass (3826 metri) e troviamo la montagna in ottime condizioni. E' il 15 luglio 2004 e tutti i
crepacci sono completamente invasi dalla neve.
Saliamo in diagonale sul versante meridionale della montagna, prima verso sinistra (nord-ovest) poi piegando a destra. Così arriviamo sulla cima del Breithorn Occidentale (m.4165),
la più alta delle tre che compongono questa montagna.
Per me è la prima volta che salgo oltri i 4000 metri. Sono ricompensato dalla vista delle alte montagne del Rosa, del Cervino e della valle di Zermatt (Weisshorn, Mischabel e altre). A sud riconosco le cime minori delle valli di Ayas e Valtournanche (Testa Grigia, Grand Tournalin, Mont Nery, Zerbion e altre ancora). Più lontani Gran Paradiso, Grivola, Rutor e Monte Bianco. La discesa è solo un pò faticosa nei tratti pianeggianti per via del caldo che aumenta.
A 14 anni di distanza dalla mia prima salita sul Breithorn Occidentale ad accompagnarmi c'è ancora l'amico Giuliano, che non ha ancora avuto occasione di
salire la cima Centrale.
La salita procede come per le volte precedenti fino a quando, a circa 3950-4000 metri, la traccia nella neve per il Breithorn Centrale si separa da quella per
l'Occidentale. Questa volta il pendio che porta al colle tra le due cime è tagliato da un profondo crepaccio: al momento del nostro passaggio il crepaccio
era superabile con un passo da un bordo all'altro senza doversi fidare dei ponti di neve. Più sopra la terminale è chiusa. In prossimità della vetta ci sono
delle belle cornici che sporgono sul versante nord, la pista si tiene comunque un pò discosta senza esagerare ad esporsi verso il pendio sud del Breithorn
Centrale e seguendola arriviamo in cima.
Tra salita e discesa avevamo previsto 5 ore più un'ora di soste varie, impieghiamo mezz'ora in più perché al ritorno perdiamo tempo sul pianeggiante
Breithorn Plateau a causa della neve molle. Arriviamo comunque alle funivie con 45 minuti di anticipo sulla chiusura delle 15.45.