Rifugio Brentei e Bocchette Centrali; gruppo di Brenta
Due giorni di tempo splendido e un itinerario entusiasmente hanno caratterizzato questa gita del CAI Monza - SAM (Società Alpinisti Monzesi) nel settembre 1996.
Partendo da Madonna di Campiglio raggiungiamo il Passo del Grostè (m.2445) con la cabinovia. Un gruppo si dirige verso il Sentiero Benini; io, avendolo già percorso, preferisco unirmi alla comitiva che raggiunge il rifugio Brentei per un comodo sentiero.
In leggera discesa, con ampia vista su Adamello (m.3554) e Presanella (m.3556) raggiungo il Rifugio Tuckett (m.2272). Da qui ancora un tratto in discesa fino ad incontrare, a 2048 metri di quota, il sentiero per il Rifugio Brentei. Di fronte abbiamo ora le pareti della Cima Tosa (m.3173) e del Crozzon di Brenta (m.3135). Passiamo la notte al rifugio, posto a 2182 metri.
L'indomani parto alle 7.20 mattino assieme ad una piccola comitiva diretta alla Via delle Bocchette. Il primo tratto della gita segue il Sentiero del Brentei, che sale per il ghiaione verso la Bocca di Brenta. L'ultimo tratto supera un gradino roccioso con l'aiuto di corde fisse.Prima di raggiungere la Bocca di Brenta, a circa 2500 metri di quota, prendiamo a sinistra la Via delle Bocchette Centrali.Cenge e scalette portano alla Bocchetta del Campanile Basso. Passando alla base di questo celebre obelisco roccioso raggiungiamo la Bocchetta del Campanile Alto.
Inizia ora una cengia orizzontale che taglia le pareti degli Sfulmini e della Torre di Brenta, sempre assicurata con corda metallica, fino ad arrivare sopra l'intaglio della Bocchetta degli Armi (m.2749). Alcune scalette aiutano a scendere un salto roccioso e a porre piede sul piccolo ghiacciaio degli Sfulmini. Qui la Via della Bocchette prosegue con le Bocchette Alte. Noi scendiamo invece lungo il ghiacciaio per arrivare, alle 10.50, al Rifugio Alimonta (m.2597). Per sentiero faccio ritorno al rifugio Brentei. Rimane ora la lunga discesa verso Madonna di Campiglio passando per il Rifugio Casinei e Vallesinella.