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Gola del Bletterbach; Dolomiti
Anna e Andrea, 27 agosto 2020

Il torrente Bletterbach ha scavato una gola nei porfidi e nelle arenarie del Permiano, rocce che stanno anche alla base delle Dolomiti. Il luogo è stato classificato patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Il nostro percorso inizia dal centro visitatori del Geoparc Bletterback a qualche chilometro da Aldino / Aldein. Dal centro visitatori si scende su comodo sentiero, nella prima parte nel bosco di abeti, fin sul fondo della gola, circa 120 metri più in basso, in un punto chiamato Taubenleck.
Si prosegue verso monte sul fondo della gola, attraversando il torrente numerose volte, su terreno sassoso come può esserlo il letto di un torrente di montagna. Risalendo la gola si procede prima tra pareti di porfido che poi lasciano il posto ad arenaria.
Al momento della nostra visita il torrente era un ruscello, alcune fonti sconsigliano la visita dopo forti piogge e avendo poi visto ingrossarsi i torrenti della Val di Fassa dopo 12 ore di pioggia torrenziale ci sentiamo di sottoscrivere l'avvertimento.

Se avete preso una visita guidata vi saranno mostrati alcune curiosità che da soli potreste avere qualche difficoltà a trovare: impronte fossili (di rettili, di conchiglie e di piante) e particolari delle rocce (vene di gesso, increspature di onde pietrificate). Naturalmente è possibile visitare il Bletterbach anche per conto proprio, in ogni caso al momento si pagava un biglietto di ingresso di 6 euro a persona.
A un certo punto si incontra un sentiero che sale sul bordo della gola e che seguiremo per il ritorno. Prima però proseguiamo per circa 20 minuti fino al punto chiamato Butterloch, caratterizzato da una cascata. Qui negli anni scorsi esisteva una scala per salire sul bordo del canyon, che poi è stata tolta perché bisognosa di troppa manutenzione.

Si torna quindi indietro al sentiero visto prima (e diverso da quello dell'andata) che con numerosi e stretti tornanti risale bruscamente il versante del burrone, qui alto circa 200 metri. Raggiunto il bordo, a circa 1610 metri, si incontra una strada sterrata che seguita verso sinistra scende comodamente al punto di partenza, passando a poca distanza dalla Lahneralm (malga Laner).
Chi vuole può seguirla verso destra e più avanti scendere nuovamente al torrente e continuare fino al termine del fondovalle in un punto chiamato Gorz. Alla testata della valle, il versante del Corno Bianco / Weisshorn è stato eroso in modo imponente e mostra anche rocce del Triassico (sabbie, argille, calcari e calcari dolomitici).
La visita è durata 3.30 ore comprese le soste per ascoltare le spiegazioni fornite dalla guida naturalistica e per osservare le rocce e i fossili. Al netto di queste averemmo fatto il percorso in 2.30 ore.

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